{{IMG_SX}}Reggio Calabria, 23 maggio 2008  - I carabinieri del gruppo di Locri hanno arrestato a San Luca, in un bunker dove viveva nascosto, Giuseppe Nirta, latitante inserito nell'elenco dei 100 più pericolosi Italia. In questo momento è in atto il trasferimento presso il comando provinciale di Reggio Calabria per gli adempimenti e subito dopo le formalità di rito Nirta verrà tradotto nel carcere di Reggio Calabria.

Giuseppe Nirta è il papà di Gianluca Nirta, l'obiettivo dei killer che a Natale 2006, proprio davanti al portone della casa di Giuseppe Nirta, uccisero Maria Strangio, moglie di Gianluca, e ferirono anche un bambino di cinque anni.

A seguito di questo omicidio la risposta della famiglia Nirta non si fece attendere e così il 4 gennaio a cadere sotto i colpi dei killer, questa volta della famiglia Nirta-Strangio, fu Giuseppe Pizzata, imprenditore legato all'altra famiglia della faida, quella dei Vottari-Pelle-Romeo.
 

E' proprio questo omicidio, oltre all'associazione a delinquere di stampo mafioso, che viene contestata al patriarca della famiglia Nirta. L'omicidio di Maria Strangio diede il via alla fase più cruenta della faida che culminò lo scorso 15 agosto con la strage di Duisburg quando, a restare sull'asfalto davanti al ristorante 'Da Bruno' furono i fratelli Marco e Francesco Pergola, Tommaso Venturi, Marco Marmo, Sebastiano e Francesco Giorgi. Tutti, secondo gli inquirenti, legati alla famiglia dei Pelle-Vottari-Romeo.