{{IMG_SX}}BRESCIA, 21 maggio 2008 - La piccola vittima, 12 anni appena e un lieve ritardo mentale, aveva raccontato che c'era un "uomo nero" che la violentava.
E così - dopo un mese di indagini - sono scattate le manette ai polsi di un marocchino di 24 anni accusato di violenza sessuale aggravata. Ad avviare l'inchiesta erano stati i carabinieri di Conegliano Veneto (Treviso), dopo la denuncia dei genitori della piccola vittima.
Sulla base del suo racconto, i militari hanno cominciato a indagare sul marocchino, ospite di una famiglia di immigrati, ben integrati con la popolazione. Il giovane era stato arrestato perche' clandestino e poi espulso. Nel frattempo gli investigatori hanno fatto svolgere dal Ris di Parma accertamenti sul liquido biologico recuperato sulla giovane vittima comparandolo con il dna dell'indagato il cui esito, ieri, e' risultato positivo.
Va da se che l'immigrato - come molti clandestini - non ha mai lasciato l'Italia ed era costantemente tenuto sotto controllo, e' stato bloccato con un blitz dei carabinieri nel Bresciano, dove era ospite di alcuni parenti, ignari della vicenda.
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