{{IMG_SX}}Torino, 19 maggio 2008. - Un giovane di 20 anni si è dato fuoco all'interno della sua automobile in Via Orbetello, a Torino, questa mattina verso le 11. Il ragazzo è ricoverato in condizioni gravissime all'ospedale Cto con ustioni di secondo e terzo grado sul 95% del corpo.

Il giovane, Riccardo La Mantia, di Catania, è un dipendente di una ditta di componenti elettrici: sul posto sono intervenuti polizia e operatori del 118.

Secondo i primi accertamenti, appena poco prima aveva litigato, o comunque discusso animatamente, con il suo datore di lavoro. Questo spiegherebbe anche il fatto che abbia deciso di darsi fuoco nei pressi della ditta di componenti elettrici presso la quale lavora, e anche, perche', una volta coperto di fiamme, sia uscito dall'auto, come per farsi vedere bene da chi era dentro.

 

Riccardo  e' figlio di Giovanni La Mantia, disoccupato che, nel 1997, si suicido' allo stesso modo nella stanza del sindaco di Caltagirone. La circostanza e' stata confermata dal sindaco del comune catanese, Franco Pignataro. Giovanni La Mantia, che mori' per le gravissime ustioni riportate, era sposato ed aveva 4 figli, tra i quali, appunto Riccardo, che all'epoca aveva 9 anni.


Disperato perche' costretto a lavoretti saltuari
da muratore in mancanza di un impiego fisso, entro' con i vestiti in fiamme nella stanza del sindaco dell'epoca, Marilena Samperi. Nella toilette del Municipio si era versato addosso benzina contenuta in una bottiglia di plastica. Il primo cittadino stava ricevendo il pubblico. L'uomo venne soccorso dagli impiegati del comune e fu portato in ospedale, a Catania, dove mori'.
La moglie di La Mantia, Marilena Samperi, dopo la morte del marito, si trasferi' con i figli a Torino dove venne assunta in una societa' di telefonia.