{{IMG_SX}}Palermo, 26 aprile 2008  - Colpisce ancora il misterioso "ritrattista" del boss mafioso trapanese Matteo Messina Denaro, latitante dal 1993. Un nuovo murales multicolore è apparso a Palermo sulla parete che confina con l'ingresso principale della facoltà di Giurisprudenza. Stesso stile e stessa firma di quello venuto fuori alle spalle della vicina Cattedrale che ha fatto parlare di sè nei giorni scorsi. Uguale anche la tecnica, con l'utilizzo di una vernice spray.

 

Anche questa volta il dipinto murale, circondato da una da una cornice nera, raffigura il volto del superlatitante come appare su una sua vecchia fotografia con indosso un paio di grandi occhiali da sole, ed è riprodotto con colori diversi: rosso per lo sfondo, giallo per il volto stilizzato. Quindi la scritta Messina Denaro, il logo del dollaro e la sigla F.A. Una mano preparata, secondo gli esperti, come dimostra la citazione della Pop art di Andy Warhol.

 

Nel murales dietro la cattedrale anche la scritta "Messina Denaro l'ultimo!". Messaggio inquietante o, come si propenderebbe, provocazione artistica e magari incoraggiamento alla cattura?

 

Sul luogo del ritrovamento del nuovo murales che riproduce il volto di Messina Denaro sono giunti i carabinieri della Compagnia Piazza Verdi che stanno effettuando un sopralluogo e hanno avviato le indagini. L'autore, firmatosi F/A, ha imbrattato la parete che confina con l'ingresso principale della facoltà di Giurisprudenza in via dell'Università. Stesso stile e stessi colori di quello rinvenuto alla spalle della cattedrale, ma questa volta il ritratto presenta un'unica effigie - e non quattro - del boss di colore giallo e rosso, la firma dell'artista, il simbolo del "dollaro", e la scritta "Messina Denaro".