{{IMG_SX}}Roma, 20 aprile 2008  - ''L'ho trovata un po' male, ma si sta riprendendo''. Lo ha detto un'amica della studentessa africana, aggredita e violentata a Roma, dopo aver visitato la giovane ricoverata nel reparto di chirurgia d'urgenza nell'ospedale San Filippo Neri.
''Le sue condizioni stanno migliorando - ha raccontato l'amica, anche lei africana - ora sta chiacchierando con sua madre''.

IL FATTO

Ferita con un coltello e costretta a subire ripetuti abusi sessuali all'uscita da una stazione ferroviaria, ma soccorsa e salvata dai carabinieri accorsi su segnalazione di due giovani passanti. È la drammatica avventura vissuta da una giovane universitaria originaria del Lesotho, attualmente ricoverata in ospedale con prognosi riservata. L'aggressore, I.R., romeno di 37 anni, è stato arrestato. 

 

Teatro dell'aggressione, la zona attorno all'uscita della stazione ferroviaria FM3 'La Storta'. Secondo la prima ricostruzione dei militari, il romeno, dopo aver seguito e avvicinato la malcapitata, l'ha obbligata - sotto la minaccia di un coltello - a seguirlo in un luogo appartato e, dopo averle inferto un violento colpo all'addome, l'ha costretta a subire ripetuti atti sessuali. Per fortuna, due giovani in transito nella zona avevano notato i movimenti dell'uomo e hanno avvertito i carabinieri della Stazione Cassia, impegnati in servizio di prevenzione proprio in quella zona: il loro immediato intervento ha consentito di mettere fine alla violenza e di catturare l'aggressore, vanificando il suo disperato tentativo di fuga nelle campagne circostanti.


La ragazza è stata trasportata d'urgenza in ospedale, dove è tuttora ricoverata in prognosi riservata, mentre l'aggressore è stato condotto nel carcere di Regina Coeli: sarà chiamato a rispondere dei reati di sequestro di persona e violenza sessuale aggravata.
"La dinamica dell'episodio - fanno notare gli investigatori - ricalca fedelmente la drammatica vicenda dell'ottobre del 2007, in cui, nella zona di Tor di Quinto, perse la vita Giovanna Reggiani. Solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri ed alla preziosa collaborazione fornita dai due passanti, si è potuto evitare che l'aggressione di oggi avesse lo stesso tragico esito".

 

 

LEI: "SALVATA DA DUE ANGELI"

''Sono ancora sotto choc, non riesco a credere a quello che è successo''. Sono queste le parole della giovane universitaria accoltellata e violentata. ''Vorrei incontrare quei due angeli - ha poi aggiunto -, quelle persone che hanno chiamato i carabinieri e mi hanno salvato''. Insieme con lei in ospedale ci sono stati nel pomeriggio la madre, con la quale abita, ed un'amica. In serata è andata a trovarla un collega di corso, anche lui straniero, di origine serba.''Sono ancora scossa per quanto mi è successo ma sono salva. Voglio lanciare un messaggio - ha detto la giovane - alle due persone che erano a bordo di una macchina bianca e che hanno dato l'allarme ai carabinieri. Sono degli angeli e vorrei incontrarli''. Nonostante questa tragica esperienza, ha detto, ''voglio continuare gli studi qui a Roma''.

 

IL PM: TENTATO OMICIDIO

Tentato omicidio, violenza sessuale e sequestro di persona. Sono i reati per i quali il pm Erminio Amelio ha chiesto al gip Andrea Vardaro la convalida dell'arresto del romeno accusato di aver ferito e violentato una studentessa a Roma.