{{IMG_SX}}Perugia, 18 aprile 2008 -  In primo piano l'ipotesi del movente economico nell'inchiesta sull'omicidio di Meredith Kercher. La madre e la sorella della studentessa inglese sono state sentite dal pm alla vigilia dell'incidente probatorio davanti al gip nel quale sara' esaminata la perizia medico-legale sulla morte della giovane. Udienza alla quale parteciperanno i congiunti di Mez e sembra anche Raffaele Sollecito, uno dei tre arrestati per il delitto.

 

Un appuntamento per il quale sono appositamente giunti a Perugia dalla Gran Bretagna la madre di Mez, Arline, e i suoi due fratelli, Lyle e Stephanie. Accompagnati dal loro legale, l'avvocato Francesco Maresca, e dal console britannico a Firenze, Moira Macfarlane.

 

Nel pomeriggio Arline e Stephanie Kercher sono state ascoltate come persone informate dei fatti dal pm Mignini che coordina l'indagine della squadra mobile perugina e dello Sco. Con loro il magistrato ha approfondito diversi aspetti della vita di Meredith. In particolare quelli economici.

 

Incontrando poi i giornalisti in un albergo perugino la madre della studentessa ha spiegato di avere saputo che la giovane aveva prelevato i soldi per pagare l'affitto, 200-250 euro, a ridosso del giorno dell'omicidio. La donna ha detto di non sapere che fine abbia fatto quel denaro e se sia stato rubato alla figlia. Ha ribadito di non avere idea di cosa sia successo nell'abitazione della figlia la sera dell'omicidio.

 

Per chiarirlo gli inquirenti stanno approfondendo un duplice movente, sessuale ed economico. Anche perche' dall'indagine della polizia e' emerso che la sera in cui venne uccisa, il primo novembre intorno alle 22, dal telefono cellulare della Kercher venne inviato un sms alla sua banca per verificare i movimenti sul conto corrente.

 

I periti medico-legali del gip Claudia Matteini hanno poi parlato di una ''attivita' sessuale'' recente rispetto al momento della morte senza pero' essere stati in grado di chiarire se fosse consenziente o meno.
Aspetti che accusa e difese cercheranno di chiarire nell'udienza in programma domani mattina. Un appuntamento al quale saranno presenti i familiari della Kercher che potrebbero trovarsi per la prima volta faccia a faccia con Sollecito. Il giovane pugliese e' stato arrestato perche' ritenuto responsabile dell'omicidio insieme ad Amanda Knox, coinquilina americana della vittima, e all'ivoriano Rudy Guede, anche loro in carcere (ma entrambi hanno rinunciato a partecipare all'incidente probatorio). Tutti si proclamano comunque estranei al delitto.

 

Incontrando i giornalisti a Perugia, i congiunti di Mez non sono voluti entrare nel merito dell'indagine, spiegando comunque di essere felici per i progressi fatti. ''Siamo pero' delusi - hanno sostenuto - per la frequenza con cui sono trapelate informazioni sensibili. In particolare siamo rattristati per le immagini recentemente trasmesse della scena del delitto''.

 

La madre e i fratelli hanno affermato che ''nulla puo' essere fatto per tornare indietro e riportare Meredith in vita''. ''Ma possiamo fare in modo - hanno proseguito - che i responsabili siano assicurati alla giustizia. Nonostante i numerosi tentativi di screditare l'evidenza e compromettere le indagini abbiamo tutta la fiducia nella Polizia e negli esperti della scientifica che stanno lavorando al caso. Cosi' come abbiamo fiducia nel nostro staff legale e nel sistema della giustizia italiana. Crediamo che ogni sforzo verra' fatto - hanno concluso i familiari di Meredith Kercher - per portare alla condanna del o dei responsabili''.