{{IMG_SX}}Roma, 1 aprile 2008 - La I Sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Raffaele Sollecito, Amanda Knox e Rudy Guede, confermando il carcere ai tre indagati per la morte di Meredith Kercher. In sostanza il collegio di legittimità ha aderito alle richieste fatte, questa mattina, dal Procuratore generale, Consono Santi, che aveva chiesto che il ricorso fosse respinto. Attualmente Raffaele Sollecito si trova nel carcere di Terni, mentre Amanda Knox e Rudy Guede sono detenuti nel carcere di Perugia. Vani i tentativi fatti dalla difesa per far scarcerare i ragazzi.

 

"La Cassazione non si commenta, se ne prende atto". E' questo il commento a caldo di Luciano Virga, uno dei difensori di Amanda Knox, dopo la decisione della Cassazione di confermare il carcere nei confronti dei tre indagati per l'omicidio di Meredith Kercher, morta a Perugia tra il primo e il due novembre 2007. Walter Biscotti, uno dei difensori di Rudy Guede, ha invece detto di "aspettare le motivazioni per verificare come la Cassazione ha argomentato sulla sussistenza del quadro accusatorio".

 

IMMAGINI CHOC

 

Le immagini choc del corpo di Meredith - la ragazza inglese uccisa a Perugia - finiscono su Telenorba, e subito esplode la polemica. L'Ordine dei giornalisti della Puglia ha scritto alla direzione di Telenorba chiedendo di acquisire la registrazione della puntata del «Graffio» trasmessa ieri sera 31 marzo da Telenorba7 e dedicata all'omicidio della studentessa inglese Meredith Kaercher, trovata uccisa in casa a Perugia il 2 novembre scorso.

 

Le immagini - davvero crude - sono andate in onda verso le 23, alla fine della trasmissione di ieri sera del 'Graffiò, il programma di approfondimento di Telenorba, condotta dal direttore Enzo Magistà: i telespettatori hanno visto il filmato girato dalla Polizia scientifica il 2 novembre nella casa di Perugia subito dopo il ritrovamento del corpo della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa a coltellate. Immagini che riprendevano integralmente il cadavere della ragazza.

 

La puntata di ieri era dedicata ai presunti errori degli investigatori in alcune recenti indagini, in particolare quelle relative alla scomparsa dei due fratellini di Gravina in Puglia e al delitto di Perugia. Il Graffio ha trasmesso le immagini dei rilievi effettuati dai poliziotti e di alcuni errori e dimenticanze che sarebbero stati commessi, secondo la tesi del direttore Magistà, dalla Polizia, ad esempio, la tardiva repertazione del lembo stracciato del reggiseno della ragazza sul quale furono trovate, dopo diverso tempo, resti del dna di Raffaele Sollecito.

 

Una prova ritenuta molto importante per l'inciriminazione del neo ingegnere barese, all'epoca studente univesritario, ancora detenuto come gli altri due indagati, l'ivoriano Rudy Guede e l'ex fidanzata del giovane, l'americana Amanda Knox. 

 

A un certo punto, dopo aver avvisato gli spettatori che stavano per assistere a immagini particolarmente cruente, sconsigliandone la visione ai bambini e a chi non sopporta emozioni forti, il direttore della testata giornalistica ha mostrato le immagini integrali, finora inedite del corpo della ragazza. Solo gli occhi erano coperti da una mascherina in sovrimpressione. Era possibile distinguere anche la ferita al collo. Inoltre, la giovane avvolta in un piumone, con la quale sarebbe stata avvolta dall'assassino, è apparsa nuda.


In studio erano presenti l'avvocato Angela Aliani, legale di Filippo Pappalardi, il padre di Francesco e Salvatore, i due fratellini ritrovati morti lo scorso 25 febbraio in una cisterna sotterranea di Gravina, a oltre 20 mesi dalla loro scomparsa, il medico legale, professor Luigi Strada, consulente della difesa del padre dei ragazzini e l'ex magistrato Leonardo Rinella. In collegamento da Roma ha partecipato l'avvocato Tiziano Tedeschi, uno dei legali di Raffaele Sollecito, che ha manifestato il suo dissenso sulla scelta di trasmettere le immagini del corpo della ragazza.

 

LO CHOC DELLA SORELLA DI MEZ

L'avvocato della famiglia, Francesco Maresca, racconta che la sorella di Meredith è rimasta ''sconcertata e turbata'' dalla notizia della messa in onda del filmato. La messa in onda delle immagini, spiega il legale, è una ''manifestazione di rozza scelta giornalistica in evidente violazione di ogni norma deontologica caratterizzante il corretto diritto di cronaca''. 

 

''Ho informato Stephanie Kercher, del contenuto del programma  - ha aggiunto il legale - ed è rimasta sconcertata e turbata da quanto da me rappresentato. Per ora non sono in grado di specificare circa la volonta' della famiglia Kercher di contestare nelle sedi giudiziarie piu' opportune la spregevole iniziativa giornalistica della quale lo stesso direttore Enzo Magista', evidentemente, dovra' assumersi - ha concluso l'avvocato Maresca - le eventuali responsabilità''.

 

 

IL PG: I TRE INDAGATI RESTINO IN CARCERE

Il procuratore generale aggiunto della Cassazione, Consono Santi, ha chiesto alla prima sezione penale della Suprema corte di confermare il carcere a Raffaele Sollecito, indagato insieme ad Amanda Knox e Rudy Guede per l'omicidio di Meredith Kercher, morta la notte tra il primo e il due novembre 2007.

 

In particolare nel ricorso in Cassazione i difensori di Sollecito, Alfredo Gaito, Marco Brusco, Luca Maori e Tiziano Tedeschi, hanno sottolineato che nell'abitazione dove è avvenuto l'omicidio non è stata trovata alcuna traccia del giovane. Per sapere cosa deciderà la Cassazione e quindi se confermerà o meno il carcere preventivo nei confronti dell'indagato bisognerà aspettare questa sera.

 

La seconda richiesta del procuratore generale della Cassazione, Consono Santi, è stata quella di confermare anche il carcere nei confronti di Amanda Knox.  

 

Anche l'ivoriano Rudy Hermann Guede deve rimanere in carcere. Lo ha sollecitato il sostituto procuratore generale della Cassazione. La difesa di Rudy, nel chiedere di annullare la custodia cautelare ha sostenuto che sarebbero insussistenti gli indizi di colpevolezza nei confronti dell'ivoriano tanto più che non ci sarebbero nemmeno le prove che ci sia effettivamente stata violenza sessuale nei confronti della studentessa uccisa a Perugia nella notte tra l'1 e il 2 novembre scorso. Il verdetto, come ha fatto sapere lo stesso presidente Torquato Gemelli, è previsto intorno alle 20 di stasera.