{{IMG_SX}}Roma, 13 marzo 2008 - La prof e' "troppo severa" e i ragazzi protestano. Disertando le lezioni. È quanto e' accaduto al liceo scientifico Morgagni di via Fonteiana a Roma, dove in quattro classi (II A, II B, I E e I C) e' scattata la rivolta degli studenti contro la docente di matematica.

 I fatti risalgono alla prima meta' di febbraio, ma solo ora gli alunni, "esauriti" da un rapporto "impossibile" con la loro insegnante, anche alla luce dei risultati "drammatici e ingiusti" del primo quadrimestre ("sono fioccati i 4 e i 5 pure su pagelle con la media del 7"), hanno deciso di far sentire la loro voce.


"Quella professoressa- raccontano due alunni di una delle classi coinvolte che, per ovvie ragioni, preferiscono l'anonimato- ce l'ha con noi, non e' in grado di avere rapporti con i ragazzi. Basti pensare che quando ci avviciniamo per farle vedere un compito ci chiede di restare al di la' della cattedra, perche' non sopporta la nostra vicinanza".


Ma il problema riguarda soprattutto la didattica. "Se chiediamo di ripetere un argomento- raccontano ancora gli studenti- risponde di No e durante la lezione non e' consentito fare domande. Ci dice: leggetevi il libro. Molti di noi sono costretti a prendere ripetizioni a pagamento per capire. Un giorno ci ha spiegato i radicali in un'ora e mezzo, un argomento che ci dovremo portare avanti fino al quinto anno: sono 40 pagine di teoria liquidate in pochissimo tempo. Questa insegnante sta minando le basi della nostra conoscenza. E meno male che dicono sempre che gli alunni non amano la matematica: a noi piace e ce la fanno odiare".


Per questo gli studenti hanno deciso di ribellarsi: per due settimane, nella prima parte di febbraio, hanno lasciato la classe ogni volta che entrava l'insegnante.
Pacchi di lamentele sono arrivati al preside, Antonio Cadoni, da parte dei genitori. "Il fatto- dicono gli studenti- e' che da quest'anno, con le nuove norme di Fioroni, basta una insufficienza per essere rimandati a settembre. Qui ci sono intere classi a rischio e senza motivo: in II B su 19 alunni solo 3 hanno la sufficienza in matematica, in II A su 21 solo in 4 prendono piu' del 5 allo scritto, mentre nelle altre materie le cose vanno bene. Abbiamo tutti sete e voglia di imparare e' un nostro diritto, ma lei non ce lo consente cosi'".


Piu' volte il preside e' stato nelle classi durante l'ora "incriminata" e anche qualche collega della prof conferma il difficile rapporto dei ragazzi con l'insegnante. "Il preside ha anche chiesto ispezioni dal ministero- racconta un docente- ma per ora non si e' visto nessuno e alcuni ragazzi sono ormai terrorizzati dall'ora di matematica".

 

Dalla presidenza preferiscono non commentare il caso, fanno solo sapere che ci sono in atto "precise azioni" e sulla scrivania del preside c'e' un faldone che riguarda proprio la temuta professoressa. Ora gli studenti sono tornati a fare lezione "ma abbiamo il terrore- dicono- di essere tutti bocciati a giugno solo per una materia".