{{IMG_SX}}Roma, 2 marzo 2008 - Il fisco raddoppia con Marco Van Basten. Dopo Valentino Rossi, anche l'ex campione del Milan, tre volte Pallone d'oro, chiude il conto e decide di versare all'Erario 7,2 milioni di euro, di cui 4,12 milioni di maggiore imposta, 1,65 milioni di sanzioni e 1,44 milioni di interessi, ricorrendo allo strumento della conciliazione giudiziale.


L'accertamento nei confronti del calciatore olandese è stato effettuato nel 2001 dall'ufficio di Milano 5 dell'Agenzia delle Entrate e riguarda compensi percepiti nel 1997 legati allo sfruttamento dell'immagine, corrisposti all'estero per i quali non è stata presentata la dichiarazione dei redditi.

 

Van Basten, che nel frattempo si era trasferito a Montecarlo e poi nel suo Paese di origine, è stato raggiunto dalla richiesta del fisco italiano grazie alla collaborazione delle Autorità fiscali olandesi che il 6 novembre del 2006 gli hanno notificato la cartella esattoriale.

 


L'ex attaccante rossonero in un primo momento si è opposto alla richiesta presentando ricorso alla Commissione provinciale di Milano, sostenendo di non avere avuto notizie dell'accertamento se non nel momento in cui gli è stata notificata la cartella.

Secondo Van Basten, comunque, gli importi effettivamente percepiti nel '97 erano inferiori a quelli contestati.
Successivamente il calciatore 44enne ha cambiato strategia e nel novembre scorso ha presentato istanza di definizione della controversia per conciliazione.