{{IMG_SX}}Roma, 30 aprile 2007 - Si rivela sempre più dura la vita in carcere per il re dei paparazzi Fabrizio Corona, arrestato nell'ambito dell'inchiesta su 'Vallettopoli' e attualmente rinchiuso al San Vittore di Milano dopo aver passato i suoi primi 33 giorni di detenzione a Potenza.


Appena arrivato, Corona si è lamentato delle condizioni fatiscenti della cella dell'antico penitenziario milanese: lo sciacquone del bagno faceva rumore, i vetri alle finestre erano rotti e anche la tv. La sua cella singola al sesto raggio è stata imbiancata ma, nonostante questo, con il passare dei giorni è stato un crescendo di irritazione e nervosismo.

 

Il palestrato titolare dell'omonima agenzia ha chiesto di fare attività fisica quotidiana anche in carcere e gli sono state accordate due ore al giorno di palestra. Troppo poche: Corona ha continuato a lamentarsi di aver perso la forma fisica di un tempo e di essere dimagrito di nove chili.


Il tentativo fallito di avere una macchina fotografica in carcere (l'episodio ha determinato l'inasprimento dei controlli sugli avvocati che accedono al carcere) e il litigio a San Vittore con Giuseppe Aronna, il dentista dei vip suo (ex) amico, arrestato nei giorni scorsi per un'altra vicenda giudiziaria, sono poi altri due episodi che avrebbero innervosito ulteriormente Corona.


Proteste e invettive contro il personale penitenziario alla fine gli sono costate un rapporto disciplinare. Ora rischia una sanzione che può andare da una lieve ammonizione fino all' isolamento per un massimo di 15 giorni. Il consiglio di disciplina del carcere lo ha convocato qualche giorno fa per ascoltarlo. Ma - a quanto si è appreso - anche in questa circostanza Corona avrebbe perso le staffe.

 

Il difficile rapporto con la prigione, però, non avrebbe abbattuto troppo lo spirito combattivo di Corona. ''Quando uscirò dal carcere farò subito due scoop. Il primo: le fotografie dell'incontro tra me e mia moglie Nina Moric. Il secondo: fotografare Woodcock'', ha raccontato in un'intervista esclusiva pubblicata dal settimanale Chi nel numero in edicola domani.


Nell'intervista l'uomo-chiave dell'inchiesta su 'Vallettopoli'ammette: ''I soldi mi hanno fatto perdere la testa. Per me lavoro e soldi erano come una droga: più ne guadagnavo, più ne volevo. Ora l'ho capito veramente: i soldi non fanno la felicità".


A proposito del suo rapporto con l'agente dei divi Lele Mora, Corona dice: ''Mora è stata un persona molto importante nella mia vita. Lui per me è come un secondo padre e io per lui sono come un figlio. Tutto qui. Non siamo mai stati amanti e mai lo saremo. Io non sono bisex''.