Napoli, 15enne aggredito dal branco. Questore: "Violenza immotivata"

Il giovane è stato circondato e picchiato da circa 15 minorenni nella stazione del metro di Chiaiano. Ha perso la milza. Le indagini sono a tappeto, investigatori: "Abbiamo elementi"

Napoli, l'esterno della stazione metro di Chiaiano (Ansa)

Napoli, l'esterno della stazione metro di Chiaiano (Ansa)

Napoli, 13 gennaio 2018 - Il questore di Napoli, Antonio De Iesu, ha definito "assurda e immotivata violenza aggressiva di un branco" il pestaggio da parte di un gruppo di minorenni di un giovane 15enne avvenuta ieri pomeriggio a Napoli.

Al ragazzo è stata asportata la milza, è ancora in sala di Rianimazione, ma è vigile e cosciente. Ma l'incubo di giovedì sera nella stazione del metro di Chiaiano è ancora presente. Gaetano è ancora sotto choc, ma nonostante l'intervento chirurgico nel corso del quale gli è stata asportata la milza, è riuscito a raccontare alla polizia quei pochi minuti di terrore. 

Era in compagnia di due suoi cugini quando, all'improvviso e senza alcun motivo, è stato circondato da 10-15 ragazzini di una baby-gang che hanno iniziato prima a insultarli, poi a strattonarli e, infine, a sganciare calci e a sferrare pugni. I due cugini della vittima hanno fatto in tempo a fuggire, mentre Gaetano è rimasto a terra, continuando a subire violenza. 

Il 15enne è riuscito a tornare a casa a Melito, in preda a dolori lancianti e livido in volto. Uno zio lo ha accompagnato presso l'ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania. Il riscontto medico era grave: milza spappolata. Sconvolti i parenti, tutti incensurati e lavoratori. 

In serata le indagini per individuare i circa 15 responsabili sono giunte a una svolta: il 'branco' sarebbe composto da ragazzi dei quartieri di Piscinola e Marianella. Alcuni del gruppo sarebbero figli di pregiudicati della zona. Il cerchio si è stretto grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, della stazione della metropolitana di Chiaiano, quartiere Nord di Napoli, dove è avvenuta l'aggressione, e di alcuni esercizi commerciali sulla piazza. Nessun aiuto da testimoni che sicuramente erano sul posto e hanno visto qualcosa, perché a quell'ora, erano le 18,20, la zona è molto trafficata. A Chiaiano, infatti, stazionano tutti gli autobus che arrivano dai comuni dell'hinterland e portano decine e decine di giovanissimi che poi prendono la metropolitana 'collinare' e arrivano al centro della città. La rissa sarebbe avvenuta per futili motivi. .

Il questore De Iesu in conferenza stampa ha assicurato:  "Stiamo sul pezzo da ieri sera si stanno estrapolando immagini e ricostruendo i fatti. Abbiamo elementi investigativi su cui orientare le indagini". Chiesta anche la collaborazione dei cittadini, ma "anche questa volta nessuno ci ha chiamato per raccontarci quanto successo".

Molto turbata la madre di Gaetano, la signora Stella: "Queste cose non devono più accadere, si deve fare giustizia". La mamma del giovane aggredito ha affidato ai microfoni della Tgr Campania il suo appello. "Mio figlio ha dovuto subire l'asportazione della milza ma poteva capitargli anche qualcosa di peggio. Non è possibile che episodi del genere si ripetono con tanta frequenza", la donna ricorda il caso di Arturo, il 17enne accoltellato a dicembre nel centro di Napoli. 

"La prossima volta, a chi toccherà?", è la domanda non priva di polemica di Stella: "Non siamo tutelati, questa violenza assurda deve finire". Alla mamma Gaetano ha raccontato di essere stato avvicinato insieme con i cugini dal gruppetto di sconosciuti all'esterno della stazione della metropolitana di Chiaiano, mentre aspettava un bus. Il branco lo ha preso di mira e poi lo ha circondato e colpito a calci e pugni, senza motivo. E Stella aggiunge: "Gli hanno chiesto di dove fosse, lui non ha risposto. Ed è scattata la violenza".

Il caso di Arturo, che fu gravemente ferito lo scorso 18 dicembre in via Foria torna anche nelle parole del questore: "Sono branchi che si mettono insieme, che eludono anche la sorveglianza dei genitori, forse assenti, e si rendono protagonisti di questi atti vili e di inaudita violenza". A Napoli, l'aggressione di ieri non è il primo caso che riguarda minorenni. "Si sono verificati in aree diverse, con modalità diverse sono minorenni deviati, il problema è scendere a fondo e capire perché alcune aree generano questa devianza".