1 maggio, Mattarella: sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza

Il Capo dello Stato ha deposto una corona di fiori all'Inail. Orlando: "Con lavoro iniquo democrazia più debole". Cgil, Cisl e Uil: tre manifestazioni unitarie. Landini: "Vaccinare, non licenziare". Sbarra: "Un milione di posti persi". Bombardieri: "Pretendiamo zero morti sul lavoro"

Roma, 1 maggio 2021 - Celebrazioni in tutta Italia per l'1 maggio. In occasione della Festa del Lavoro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto stamane una corona di fiori al monumento alle vittime del lavoro all'Inail, che si trova all'Eur. Il capo dello Stato ha poi fatto rientro al Quirinale per la tradizionale cerimonia. Il Primo maggio rappresenta "un'occasione che afferma la fiducia nel futuro, di chi vuole conquistare nuovi traguardi e non di chi assiste inerte. La repubblica non potrebbe vivere senza il lavoro e sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza", ha detto il Capo dello Stato.

"Si apre una finestra per dare sbocco a una stagione di crescita, per porre riparo a secolari arretratezze e a divari ancora presenti nella Repubblica. L'equità, l'evoluzione sociale si reggono sulla garanzia per tutti dell'accesso al lavoro", ha detto ancora. "Se il lavoro cresce cresce la coesione della nostra società", ha aggiunto Mattarella. "Diritto al lavoro e diritto alla sicurezza sul lavoro: ci sono ancora troppi morti a causa di norme eluse e violate". E ha sottolineato: "Particolarmente pesante è stato l'impatto della crisi sul lavoro femminile, in questi mesi il quadro dell'occupazione femminile è diventato ancora più fragile. La crescita dell'occupazione femminile è condizione essenziale per una vera ripartenza dell'Italia".

Il discorso di Mattarella

Il ministro Orlando

"Ancora oggi la nostra Costituzione ci indica la strada: proteggere i nostri cittadini, assicurare cure e vaccini ma allo stesso tempo preparare la ricostruzione facendo leva sulle lavoratrici e sui lavoratori del nostro paese. Perché - ha avvertito il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, parlando al Quirinale - quando il lavoro manca o è iniquo o indegno, la democrazia è più debole ed esposta; preda della sfiducia e della rabbia sociale; e la rabbia sociale può produrre mostri". Orlando ha detto che "ora il nostro massimo sforzo deve essere concentrato verso chi il lavoro l'ha perso o rischia di perderlo, verso chi ha dovuto interrompere la propria attività a causa della crisi sanitaria ma anche verso chi è sottoposto a condizioni di sfruttamento, caporalato e mancanza di tutele adeguate". E infine: "C'è ancora un numero inaccettabile di vittime sul lavoro".

I sindacati

Cgil, Cisl e Uil in piazza: tre manifestazioni unitarie, con distanze e precauzioni. "Non la vedo come una festa ma come una giornata di rabbia"; "non è una festa ma è una giornata di mobilitazione": così il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Gli eventi in tre luoghi "simbolici del mondo del lavoro": a Terni, a Passo Corese (Rieti), all'Ospedale dei Castelli a Fontana di Papa (Roma). La scelta dei sindacati confederali su come vivere oggi la festa dei lavoratori è doppiamente simbolica: l'emergenza Covid infatti non consente ancora di tornare al tradizionale corteo per un grande manifestazione nazionale. Per i social viene lanciato l'hashtag #1M202.

L'emergenza Covid impone ovviamente di rinunciare al Concertone di piazza San Giovanni: si terrà presso la cavea dell'Auditorium della Musica, con una presenza limitata di pubblico. In tutt'Italia non mancano le iniziative sul territorio, città per città: tra tante, a Milano diretta streaming con "le voci del sindacato e di chi è impegnato nei settori particolarmente coinvolti dagli effetti dall'emergenza sanitaria". A Brescia l'omaggio ai lavoratori di un centro vaccinale. A Napoli il sindacato ha scelto un simbolo di attualità della lotta per il lavoro, lo stabilimento Whirlpool.

Landini (Cgil)

Il blocco dei licenziamenti scade a giugno? "Vaccinare e non licenziare. Prima i lavoratori si sono fatti il mazzo e poi posso essere licenziati, giugno luglio e agosto devono essere i mesi per vaccinare", ha detto Maurizio Landini, leader della Cgil, parlando a Terni, alle acciaierie Ast. "Basta lavoro precario, il lavoro deve essere dignitoso e permettere di vivere dignitosamente e partecipare alla vita di questo paese".

Sbarra (Cisl)

"Un milione di posti di lavoro persi in quattordici mesi, soprattutto giovani e donne. 5 miliardi di ore di cassa integrazione, una caduta dell'11% ore lavorate e di 40 miliardi del monte salariale". Il leader della Cisl, Luigi Sbarra lancia l'allarme dall'Ospedale dei Castelli. "Non possiamo permetterci di perdere aaltro lavoro. Il Governo farebbe bene a prorogare il blocco dei licenziamenti almeno a fine anno. Serve tempo per contrattare una riforma degli ammortizzatori sociali, l'avvio delle politiche attive, un grande piano sulla formazione. E rimettere in moto gli investimenti pubblici". 

Bombardieri (Uil)

"Il Pnrr non è della politica, ma è di tutti. Bisogna fare delle scelte su lavoro, su fisco, su donne, giovani e Mezzogiorno", ha affermato il leader della Uil, Pierpaolo Bombarideri, avvertendo: "Noi pretendiamo zero morti sul lavoro". E dalla manifestazione a Passo Corese, presso il sito Amazon, ha detto: "Siamo qui perché oggi non è una giornata di festa ma di mobilitazione e di rabbia dei tanti lavoratrici e lavoratori che sono sfruttati, hanno ritmi infernali, sono governati dagli algoritmi. Siamo qui per dare loro voce. Bisogna ripartire da qui, dal lavoro precario e dal lavoro sfruttato: serve lavoro stabile, dignitoso".