Giovedì 18 Aprile 2024

"È sessista". Bufera sul calendario Codacons

La protesta sui social dopo l’iniziativa dell’associazione consumatori "Vota la più bella". Anche la fotografa si dissocia: io sono femminista

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"Il calendario del Codacons con tanto di votazione delle modelle. L’iniziativa è coerente con i loro obiettivi statutari e l’idea di donna è l’unica che il solitario neurone di Rienzi riesce a concepire". Con questo tweet Carlo Calenda, leader di Azione e candidato sindaco di Roma Capitale, ha dato il via alla bufera sull’iniziativa dell’ente a tutela dei consumatori. Il messaggio è subito diventato virale, rimbalzando tra i vari social e arrivando immediatamente anche alla fotografa, Tiziana Luxardo, autrice degli scatti sensuali, che si è subito dissociata dalla votazione "dell’immagine artistica preferita dagli associati": "Difendo i nudi artistici del mio calendario, ma l’idea del concorso la boccio, non mi appartiene, è stata una scelta del Codacons, sono sempre stata femminista, ho fatto calendari sulla disabilità, contro la violenza, volevo celebrare la bellezza dell’Italia non certo mercificare il corpo delle donne".

Il titolo scelto per il calendario è ’Italienza’, crasi di Italia e Resilienza e avrebbe dovuto celebrare la ripartenza della "nostra Italia dopo la pandemia", ma per ora ha sta generando solo divisioni e malumori. Dodici tavole in bianco e nero con 11 ragazze e una donna più grande, ’vestite’ soltanto di una mascherina tricolore, incastonate in cartoline che celebrano le città e i borghi più belli d’Italia, ha suscitato un’ondata di indignazione. Con una iniziativa simil pop, ma che ai più risulta (soprattutot sui social) sessista, il Codacons di Carlo Rienzi ha lanciato un concorso per votare la foto più artistica tra quelle modelle nude. E la pagina Facebook dell’associazione consumatori è stata alluvionata di critiche feroci, così Twitter. Filippa scrive: "Esprimiamo profondo disgusto e una ferma condanna del Calendario 2021... Non riteniamo tollerabile una tale reificazione della persona che è alla base di ogni violenza agita contro le donne e chiediamo pertanto l’immediato ritiro del prodotto".

Sul sito il Codacons spiega: "Il calendario si ispira sempre a temi sociali e di attualità e ha lo scopo di richiamare l’attenzione su di esse proprio per sensibilizzare il grande pubblico su problematiche importanti e difficili. Dopo aver denunciato, nelle edizioni precedenti, le piaghe del capolarato, della ludopatia ed esaltato i diritti civili delle categorie più deboli, il tema del nuovo calendario è il rilancio del turismo post Covid partendo dai piccoli Comuni italiani, pietre miliari delle nostre tradizioni e risorsa inesauribile di arte, storia e cultura". Un’iniziativa che comunque ha ottenuto l’approvazione di Vittorio Sgarbi, che già diversi giorni fa aveva postato su Facebook una sua pubblicazione basata su "rinascita" e bellezza femminile.

"Meno male che c’è Calenda, altrimenti nessuno avrebbe parlato di questo bellissimo calendario – si sfoga il presidente Codacons, Carlo Rienzi –. Mi domando però come Calenda non si sia accorto che l’anno scorso abbiamo fatto una mostra dove venivano rappresentati atti sessuali etero e omosessuali, anche con animali, e questa mostra è servita moltissimo per far capire agli studenti cosa non si deve fare, e a sensibilizzare sulla violenza contro le donne. Abbiamo ricevuto molti consensi e prima di fare il calendario abbiamo aperto un sondaggio per chiedere ai nostri 500mila simpatizzanti se fare questa operazione culturale con questa modelle".

red. int.