Venerdì 19 Aprile 2024

Granit Bavarian Gin, filtrato utilizzando la roccia

Incoronato Best Traditional Style Gin durante i prestigiosi World Gin Awards 2016, il Granit Bavarian Gin sfrutta uno speciale sistema di filtratura affidato al granito

Foto: distilleria Penninger

Foto: distilleria Penninger

Sono ormai un paio d'anni che la moda del gin è esplosa in tutto il mondo, Italia compresa. Per fortuna degli appassionati, questa tendenza ha visto protagonisti distillati di qualità, che si sono contesi il piacere di un pubblico sempre più attento ed esigente. Il Granit Bavarian Gin è uno dei prodotti che hanno maggiormente convinto e non a caso ha vinto il premio come Best Traditional Style Gin assegnato durante i prestigiosi World Gin Awards 2016. COS'È IL GIN È un distillato che parte dalla fermentazione di orzo e frumento e che prevede l'aggiunta delle cosiddette botaniche, cioè una serie di erbe, piante o radici. Fatta salva la presenza delle bacche di ginepro, base obbligatoria di qualunque gin, la scelta delle botaniche può essere diversissima: ci sono produttori che si limitano al ginepro, magari scegliendone uno originario di una particolare area geografica, e produttori che invece mescolano più botaniche arrivando anche a superare le 40. LE BOTANICHE DEL GRANIT BAVARIAN GIN La distilleria tedesca Penninger, che produce questo particolare gin, ha deciso di utilizzare 28 fra erbe e radici tipiche delle foreste bavaresi, in onore all'area geografica in cui ha il proprio centro operativo. Fra le altre, ci sono melissa, cardamomo, zenzero, coriandolo, liquirizia, radice di genziana e radice dell'orso. FILTRARE CON LE ROCCE L'altra peculiarità del Granit Bavarian Gin è che appunto utilizza un metodo di filtratura affidato al granito. In parole povere: dopo che il gin ha trascorso alcuni mesi in speciali contenitori di terracotta, viene versato in un grosso imbuto rovesciato preventivamente riempito con pezzi di granito tagliato a mano. Si tratta di una tecnica messa a punto nel corso degli anni Sessanta del XX secolo e garantisce un'eccellente "ripulitura" del distillato. In onore a questa tecnica, ogni bottiglia è venduta insieme a un pezzettino di granito: il consiglio è di metterlo nel congelatore e poi utilizzarlo per raffreddare il gin una volta versato nel bicchiere. UN PO' DI STORIA Nonostante il prestigioso riconoscimento ai World Gin Awards 2016, la Germania non è il centro natale del gin. Secondo gli esperti, nasce nelle terre degli attuali Belgio e Olanda e poi diventa una tipica bevanda inglese entro la fine del XVII. Il revival odierno è figlio del lavoro svolto all'inizio del XXI secolo dalla distilleria scozzese William Grant & Sons, che nel 1999 lancia sul mercato il gin Hendrick's e negli anni successivi lo impone al mondo.