{{IMG_SX}}Valencia (Spagna), 1 aprile 2007. - Il direttore di regata della Coppa America, Dyer Jones, ha ufficializzato la lista delle 19 barche che i dodici team, il defender Alinghi e gli undici challenger, hanno "dichiarato" per la Louis Vuitton Cup e la Coppa America. Sette team ne hanno dichiarato due e cinque, piu' o meno quelli a budget piu' basso e meno ambizioni, una sola.

 

Le barche sono in mostra stamattina a Valencia, a secco, nella cerimonia dell'unveiling, senza piu' le "gonne" che ne hanno coperto finora le parti immerse per non dare informazioni utili agli avversari. Esse per regolamento devono essere costruite nella nazione della sfida: per questo motivo China Team non ha potuto dichiarare CHN 69 e CHN 79, acquistate dal vecchio team francese Le Defi.

Queste tutte le barche che potranno essere utilizzate:

Alinghi: SUI 100, SUI 91

Bmw Oracle Racing: USA 98, USA 87

Luna Rossa: ITA 94, ITA 86

Emirates Team New Zealand: NZL 92, NZL 84

Desafio Espanol: ESP 97, ESP 88

Victory Challenge: SWE 96, SWE 73

Mascalzone Latino Capitalia: ITA 99, ITA 90

+39: ITA 85

Shosholoza: RSA 83

Areva: FRA 93

United Internet Team Germany: GER 89

China Team: CHN 95.



LA COPPA IN MOSTRA
Alinghi, il Defender della 32a America's Cup, ha scoperto oggi a Valencia le appendici delle sue due barche di ultima generazione, SUI91 e SUI100. Per l'occasione, il Defender ha esibito anche l'America's Cup vinta da Alinghi il 2 Marzo 2003 e la Louis Vuitton Cup che sarà nei prossimi mesi l'oggetto di maggior contesa tra i Challenger per aggiudicarsi l'ambito trofeo e il diritto di sfidare il Defender.

 

Secondo quanto consentito dalle regole dell'America's Cup, le appendici delle imbarcazioni sono state nascoste sin dal 10 Gennaio 2006 per dar modo a tutti i partecipanti di sviluppare in segreto bulbi, timoni e forme dello scafo.

 


Il 1 Aprile è il giorno in cui i progettisti svelano il frutto del loro lavoro e nello stesso tempo hanno l'opportunità di osservare quello dei loro avversari. «Siamo orgogliosi di presentare SUI91 e SUI100, oggi. Sono il frutto di tre anni di ricerca, di sviluppo e di test effettuati dai nostri progettisti, dai velisti e dai tecnici di terra. Crediamo che saranno capaci di farci vincere di nuovo l'Americàs Cup», spiega Grant Simmer aggiungendo: «I Challenger cominceranno presto a regatare nella Louis Vuitton Cup, noi continueremo le nostre regate casalinghe per completare la nostra preparazione in vista dell'America's Cup».

Rolf Vrolijk, capo dei progettisti, aggiunge: «Siamo in attesa del Louis Vuitton Act 13 proprio per confrontare le prestazioni di SUI91 con quelle dei Challenger». A proposito delle aree dove è stato possibile il maggior sviluppo, l'ingegnere capo Dirk Kramers, spiega: «L'interazione tra le diverse discipline scientifiche quali l'aerodinamica, l'idrodinamica e lo studio delle strutture sono gli aspetti che rappresentano l'attuale punto di riferimento per tutti noi. Il guadagno maggiore è stato proprio quello di capire quanto tutte queste diverse discipline fossero in realtà strettamente connesse tra loro e immaginare quale tra le differenti combinazioni, sia migliore di altre. Il gioco della progettazione è così complesso che non si può mai dire di aver raggiunto la perfezione».