{{IMG_SX}}Luna Rossa nasce il 3 febbraio 1997, a Milano, mentre Patrizio Bertelli (nella foto) e lo yacht designer argentino German Frers discutono della costruzione di una barca da crociera. "Perché non facciamo la Coppa America?" ... "Facciamola!". In 15 giorni, dal nulla, si consolida il nucleo del progetto.

Pochi mesi e la squadra è completa. Tre barche a disposizione: America3, Mighty Mary e Kanza, eredità dell’americano Bill Koch, vincitore nel 1992. Si traccia il futuro: due anni e mezzo di sveglia alle sei, palestra, mare, palestra. Trasferte agli antipodi. Un anno e mezzo di cielo e mare neozelandesi. Grande emozione per il varo delle due Luna Rossa che per i kiwi saranno 'Silver Bullet', proiettile d’argento.

Il 6 febbraio 2000 Francesco de Angelis e i suoi uomini scrivono un pezzo di storia sconfiggendo 10 avversari. Ultimo della serie: l’americano Paul Cayard con la sua barca grigia e verde. Ci vogliono tutte le 9 regate previste dal regolamento per strappargli il sogno di diventare sfidanti. Luna Rossa, vince così la Louis Vuitton Cup al suo primo tentativo e si conquista il diritto di sfidare Team New Zealand per la conquista dell’America’s Cup. Più di 700 barche accorrono verso Luna Rossa per festeggiare la vittoria della Louis Vuitton Cup. Per la prima volta uno skipper italiano partecipa alla Coppa America e per la prima volta la Coppa si disputa senza una barca americana. Il cancello della base di Luna Rossa, sempre rigorosamente chiuso, si apre per una grande festa, indimenticabile.

2 marzo 2000, Team New Zealand batte Luna Rossa in finale. Una difficile sconfitta per la barca italiana che non tiene testa a NZL 60, più veloce e innovativa in alcuni dettagli tecnici mai visti prima d’ora. Con un enorme 'arrivederci' issato a riva da un elicottero, Luna Rossa saluta tutti e pochi istanti dopo la fine, una nuova sfida è già lanciata e deposta nelle mani del Commodoro del Royal New Zealand Yacht Squadron. Alla base italiana iniziano i lavori. Non c’è sosta, nemmeno dopo la fatica e l’emozione di 38 vittorie in 53 regate.

Gennaio 2001, Auckland, ancora qui. Tre barche in acqua: due Luna Rossa e Young America. Tre mesi a disposizione per riprendere confidenza con il Golfo di Hauraki. A fine estate (australe) si torna in Italia per continuare il lungo processo di apprendimento e miglioramento in mare e a terra. I progettisti testano soluzioni, materiali e tecnologie. L’equipaggio ne mette alla prova le idee. Ai primi di agosto si parte per Cowes, in Inghilterra, per partecipare al Jubilee e celebrare i primi 150 anni di storia della Coppa America.

Ottobre 2001, a un anno dall’inizio il Team riprende le attività alla base di Auckland mentre in Italia procede la costruzione di ITA 74, la prima delle due nuove imbarcazioni in programma. Uno splendido sole ne accompagnerà il varo. Madrina, come nella passata edizione, la Signora Miuccia Prada. Dopo lunghi mesi di test, allenamenti, modifiche e verifiche, il Team è pronto per la trasferta finale . ITA 74 è trasferita via nave, mentre ITA 80, appena uscita dal cantiere, raggiunge Auckland in aereo.

28 settembre 2002, la tradizionale parata per le vie di Auckland inaugura il programma di selezione dello sfidante ufficiale. Il Team regata con ITA 74 e chiude la prima serie con quattro vittorie e quattro sconfitte. C’è insoddisfazione e si decide di modificare lo scafo. Una nuova prua è disegnata, costruita e installata a tempo di record.

Nel secondo Round Robin ITA 74 ottiene sette vittorie in otto regate e si qualifica ai quarti di finale dove, dopo tre regate molto ravvicinate, due delle quali chiuse con un distacco di soli 8 secondi, con una mossa a sorpresa Luna Rossa decide di ritirarsi sullo 0 a 3 per Alinghi. Gli otto giorni disponibili prima dell’inizio dei ripescaggi servono a cambiare nuovamente la prua di ITA 74, ottimizzarne albero e appendici e presentarsi al via con un’imbarcazione sostanzialmente nuova. Con quattro vittorie a zero Luna Rossa elimina gli svedesi di Victory e guadagna l’accesso alle semifinali contro OneWorld che nel frattempo ha eliminato 'Mr. Coppa America' Dennis Conner.

Il forte vento impedisce di svolgere tutte le regate in programma. La semifinale finisce 3 a 2 in favore di OneWorld. Luna Rossa conclude qui la sua seconda campagna. Team Alinghi vince la Louis Vuitton Cup contro Oracle conquistando il diritto a sfidare i detentori di New Zealand.

Il 15 febbraio 2003 inizia la 31ma Coppa America. Alinghi vince cinque match su cinque. Il 2 marzo il trofeo passa di mano e, dopo 152 anni, fa ritorno in Europa.