{{IMG_SX}}Valencia, 1 giugno 2007 - Luna Rossa è stata sconfitta da Emirates Team New Zealand nella prima regata delle finali Louis Vuitton Cup che si è tenuta a Valencia, in Spagna: un match a zero per i kiwi. Mentre il comportamento degli equipaggi è stato impeccabile, Emirates è sembrata di un filo più veloce nonché, con il suo "naso all'insù", più a suo agio con la fastidiosa onda che ha increspato il campo di regata e fatto beccheggiare e dunque rallentare lo scafo italiano.
La partenza dell'australiano alla ruota di Luna, James Spithill, è stata buona ma non straordinaria nel risultato finale: dopo un momento di studio dell'avversario, l'ha spinto oltre la barca comitato, chiudendo la via di fuga e partendo poi a barche appaiate. Pari, insomma. Nelle prime fasi della prima bolina, Luna è stata avanti di pochi metri, poi superata dai kiwi i quali hanno guadagnato alla prima virata, quando entrambi gli yacht hanno preso le mure a dritta (prendendo il vento dal lato destro). Alla prima boa il ritardo degli italiani è stato di 12 secondi, poco.
Nella discesa in poppa, col vento alle spalle, gli uomini di Francesco de Angelis hanno ingaggiato un duello di strambate, con i neozelandesi che sono andati a marcare stretto secondo il loro stile ruvido ed efficace, non consentendo ai Telecom Prada di passare. Alla boa di poppa, Luna in ritardo di soli nove secondi.
Il distacco dei kiwi si è consolidato nella seconda bolina, dove gli italiani hanno cercato lo split, chiamato probabilmente dal tattico Torben Grael, andando a prendere il vento nella parte sinistra del campo di regata ma sono sempre stati prudentemente controllati e coperti da Dean Barker in tutte le virate che si sono susseguite. In boa, pradiani in ritardo di soli 11 secondi.
Nella discesa finale verso il traguardo, prua di Luna Rossa attaccata alla poppa di New Zealand: Dean Barker col fiato sul collo ma nessuno spazio è lasciato agli italiani per "rollare", passare, nemmeno nella successiva separazione delle due rotte. Kiwi sempre in mezzo, tra Luna Rossa e la linea del traguardo.
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