Il conto da pagare

La Banca d'Italia che parla di «recessione tecnica» e ipotizza la crescita 2019 solo dello 0,6 per cento? Menagramo, incapaci di azzeccare le stime, se vogliono dire la loro si presentassero alle elezioni. Il Fondo Monetario che definisce l’Italia «una minaccia per l’economia mondiale»? Un disastro, sono loro la vera minaccia. La Confindustria che si lamenta della manovra del governo? Fanno politica, gli toglieremo i finanziamenti (alle imprese, si suppone).  Ogni governo reagisce sempre con fastidio alle previsioni economiche negative, e talvolta persino ai dati ufficiali dell’Istat. Ma il livello raggiunto dai pentaleghisti di fronte agli scenari avversi delineati dalle maggiori istituzioni nazionali e internazionali, non ha eguali. Persino Renzi, che pure aveva accusato la Banca centrale di omesso controllo sul sistema bancario ed era arrivato a sponsorizzare apertamente il cambio della guardia una volta scaduto il mandato del governatore Visco, non era arrivato a usare certi toni.  Non è solo questione di bon ton istituzionale. Perché un conto è sostenere che la frenata è colpa dei governi precedenti – ci sta, anche se all’ottavo mese di governo l’argomento comincia a essere logoro – o ribadire che le proprie scelte di politica economica faranno svoltare il Paese – ci vorrà del tempo per verificarlo – e un altro è negare l’evidenza. Di Maio e Salvini se ne facciano una ragione, in recessione ci siamo, e far finta di niente o sostenere il contrario, è il miglior modo per restarci e prendersene la responsabilità.  Possibile che il passato, anche recente, non insegni nulla? Da «i ristoranti sono pieni, la crisi non c’è» di Berlusconi ad «abbiamo svoltato» di Renzi, certi atteggiamenti sono lì a dimostrare che fare i furbi non paga, elettoralmente parlando. Parlare di «boom economico stile anni Sessanta» – che poi, a essere pignoli, allora era più appropriato dire «anni Cinquanta» – proprio mentre tutti gli indicatori volgono al peggio, oltre che essere ridicolo, significa dimostrare che non si ha per nulla il polso del Paese.  E questo – potete giurarci – il paese reale te la fa pagare, eccome se te la fa pagare.

Twitter @ecisnetto