Mercoledì 24 Aprile 2024

Il ripudio costa caro

Roma, 17 agosto 2018 - L’Apocalisse del ponte di Genova farebbe reclamare, a caldo, una giustizia rapida ed esemplare. Purché non sommaria. Le responsabilità sono amministrate dai codici, animali a sangue molto freddo. Manette ai responsabili, revoche giustificate della concessione o invece penali miliardarie da revoche ingiustificate sono appese alla bilancia della dea Giustizia. Giustizia lapidaria, ma non lapidazione. Tanto più che le responsabilità maggiori risalgono a vizi di progettazione e costruzione, ben anteriori alla concessione. Ma i difetti di manutenzione? Vanno identificati e pesati. Altro è la gravità della tragedia, altro i gradi di prevedibilità, imputabilità e gravità delle carenze. Bastano il crollo e i morti a giustificare una revoca della concessione a costo zero? Il giudizio, giuridico come politico, deve essere freddo.

Può ben non attendere le decisioni dei giudici penali o sul risarcimento alle vittime, gli altri due piani di responsabilità. Ma è essenziale rammentare che, per questo terzo piano, la presenza dei primi due è forse necessaria ma non sufficiente. Dire ad Autostrade «you are fired», sei licenziata, può costare caro. Il grilletto dell’arma per fulminarla è enormemente più duro; e il rinculo molto elevato; forse proibitivo per i costi da pagare. Perché l’attuale Convenzione del 2007, nel disciplinare il recesso, la revoca e la risoluzione, le subordina comunque (articolo 9) a un «indennizzo/risarcimento corrispondente al valore dei ricavi prevedibili sino alla scadenza della concessione».

È prevista altresì in caso di «grave inadempimento» (articoli 8 e 9), la «decadenza della concessione». Ma, anche in tal caso, al concessionario andrebbe «un importo corrispondente ai ricavi della gestione prevedibile sino alla scadenza della concessione», ancorché decurtato, a titolo di penale, di una somma pari al 10%; salvo il maggior danno. Fulminare Autostrade potrebbe costare molto caro, sia l’ente colpevole o incolpevole. Un divorzio (anzi, ripudio) indolore sembra impossibile. Il procedimento sarebbe comunque lungo e complesso. Il rischio stimato di pagare una ventina di miliardi turberebbe, medio tempore , i mercati. Doverli pagare potrebbe alterare il Pil e lo spread. E gambizzare la crescita.