Mercoledì 24 Aprile 2024

Podemos, i fustigatori fustigati

 Pablo Iglesias con la compagna Irene Montero (Lapresse)

Pablo Iglesias con la compagna Irene Montero (Lapresse)

In Spagna il capo del terzo partito compra una villa con piscina e scoppia il finimondo. È giusto? No. Con i propri soldi ognuno può fare quel che vuole. Ma nel caso specifico Pablo Iglesias è il leader di Podemos e dunque proprio lui no puede. Porque no puede? Perché Podemos è un partito di estrema sinistra, rispetto al quale anche i più radicali dei grillini appaiono dei moderati. È imbevuto di pauperismo istituzionalizzato, sostenitore del disastroso chavismo venezuelano, fustigatore di ogni differenza sociale e della casta. Nel 2012 Iglesias aveva twittato: vi fareste guidare da uno che spende 600 mila euro per una casa? Si riferiva al ministro dell’Economia del governo Rajoy, Luis de Guindos. Ma guarda che combinazione! 620 mila euro è anche quanto hanno speso lui e la sua pasionaria, Irene Montero, la quale – altra combinazione – è diventata capogruppo in Parlamento.    I due hanno acceso un mutuo trentennale: 1600 euro al mese. Caro. D’altra parte la villa è in un quartiere elegante di Madrid. Ma alcuni mesi fa in un’intervista aveva assicurato: trasferirmi? Nemmeno per sogno, rimango a Vallecas (zona popolare). Scrive El Confidential: «…Iglesias ha dato infinite lezioni di etica pubblica e privata, è diventato il portavoce di chi vive male, dei disperati, degli indignados». Ma ora gli indignados sono disorientati. Rabbia e delusione si uniscono al calo dei consensi e si nutrono di quell’invidia che è tipica della cultura cattolica in contrapposizione con la cultura competitiva ed emulativa dei protestanti anglosassoni. Dunque forte è la richiesta di dimissioni. Da oggi a domenica mezzo milione di iscritti twitteranno il loro parere. E se fosse defenestrato, Pablo dovrà finalmente inventarsi un lavoro.