Mercoledì 24 Aprile 2024

Cattivi pensieri. Guerriglieri del non fare

Se li guardate in modo superficiale, nessun dubbio: è gente che ama la campagna. Ogni estate organizzano un campeggio, fanno passeggiate serali, adorano i falò e la luce accecante dei fuochi d’artificio. Peccato che siano No Tav; che il campeggio sia il campo base per missioni violente; che i falò siano incendi che servono a coprire gli assalti alle recinzioni dei cantieri; che i fuochi siano razzi tirati contro le forze dell’ordine. In due giorni di assalti ne hanno denunciati già 70, e il timore è che finisca come al solito a tarallucci giudiziari. I soliti noti. E i soliti schieramenti. Dentro i cantieri, gente che lavora duro a un progetto per modernizzare il Paese; fuori i mestieranti della guerriglia politica, i profeti della società pastorale a chilometri zero, a prendersela pure con altra gente che si guadagna la pagnotta: i poliziotti. Chiamati a contrastare non chi manifesta pacificamente e legittimamente un proprio dissenso, ma i guerriglieri del non fare. A fine settimana il progetto arriva all’ennesima svolta degli appalti. I 5 Stelle hanno il portafoglio a Roma, il cuore e i voti al campeggio. Lacerante. 

Toninelli, dopo la Gronda di Genova, non sa più cosa stoppare. Prima che stoppino lui. Forse per questo ha postato, secondo solo per elogi a Di Maio, uno struggente messaggio di auguri a Grillo nella storica ricorrenza dei suoi 71 anni. "Beppe, salvami tu dai No Ton(ninelli)". Per Salvini è fin troppo facile chiedere rapidità nella punizione degli assalitori e nella conduzione dei lavori. Il Pd, nel dubbio, se la prende più con Salvini che con i No Tav. I 5Stelle brillano... per assenza. Giochi delle parti su un progetto blindato da un trattato internazionale. Roba che può smontare solo un Parlamento, non un manipolo di “fuochisti” o un ministro in cerca di ministero. Detto questo, pare che il raduno finisca mercoledì. Bene. Tornino pure chi a casa, chi eventualmente, molto eventualmente, a scontare i suoi reati. Ve l’immaginate se gli assalti della val Susa li facessero cittadini comuni per i cantieri sotto casa? Altro che denuncia, finirebbero dritti in galera. E non, come succederà, al prossimo, gioioso campeggio.