La soluzione europea

Roma, 18 giugno 2018 - Constatare che Salvini ha vinto la prima mano è doveroso. Prendere atto che l’ha vinta grazie al consenso della maggioranza degli italiani significa riconoscere che il centrosinistra al potere non ha saputo gestire la questione. Con una differenza. Il governo Gentiloni, grazie al ministro Minniti, ha adottato il metodo giusto, quello delle trattative con le autorità libiche per contingentare le partenze. Ma è arrivato tardi, quando lo spirito di rivolta nel Paese si era diffuso. Per questo, ora è popolare il messaggio della chiusura totale, secondo la logica dell’ «abbiamo già dato», ci pensino altri. Ma la questione è: questa via è sostenibile? Ne dubito. La soluzione Aquarius con l’approdo a Valencia è stata il frutto di un colpo di fortuna, la successione del socialista Sanchez al popolare Rajoy, due settimane fa. In caso diverso, ben difficilmente la Spagna si sarebbe dimostrata accogliente. Per Sanchez si è trattato di un gesto politico di esordio. Ma è da dimostrare e improbabile che inauguri una nuova politica spagnola dell’immigrazione, visto che in tutta Europa sul punto la sinistra si è scavata la fossa. Se poi, Dio ce ne scampi, dovesse verificarsi una tragedia in mare, con vittime bambini e donne incinte, quello stesso consenso maggioritario che ora sostiene Salvini si dileguerebbe.

La soluzione al problema va cercata in Europa facendo leva sul fatto che né Macron né la signora Merkel sono nelle condizioni politiche interne migliori per convertire le buone parole e i buoni propositi in atti concreti. Il primo ha lanciato accuse infamanti all’Italia per battere la sella dell’asino Le Pen; e la seconda rischia la crisi della grande coalizione per la rivolta dei cristiano-sociali bavaresi. In queste condizioni sarebbe atto lungimirante da parte italiana e suscettibile di trovare sostegni da parte dei maggiori partner europei la richiesta di creare un’autorità europea sovranazionale con poteri di governo della questione per tutta l’Unione. La questione migratoria è una grande questione mondiale ed europea e non può essere risolta dai singoli Stati nazionali. Anche perché solo con un carico finanziario e sociale equamente distribuito da un’autorità sovranazionale si può placare una tensione che altrimenti avvelenerà per anni i rapporti fra gli stati d’Europa.

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