Dolcissimo figlio nostro

Manuel Bortuzzo (Ansa, video Facebook)

Manuel Bortuzzo (Ansa, video Facebook)

C’è qualcosa di struggente e di dolcissimo, in quelle immagini di Manuel che si riappropria del suo elemento naturale, l’acqua della piscina, l’acqua che sognava di trasformare nel palcoscenico liquido di imprese da campione. Struggente fatalmente è il sentimento di chi non deve dimenticare la stupida violenza di chi ha sparato ad un ragazzo, perché non potremo mai permettere ai nostri cuori l’assuefazione alla demenza criminale.

Quando una società perde la capacità di indignarsi, è sull’orlo del precipizio, è sul baratro del degrado morale. Ma non accadrà, proprio grazie al dolcissimo messaggio di Manuel. Basta guardarlo, di nuovo in vasca, per comprendere che non si è arreso al rancore, meno che meno alla disperazione. Prima del vile agguato, si allenava con i suoi idoli in vasca, con Paltrinieri e con Detti. Tornerà a farlo, magari immaginando di poter conquistare, un giorno nemmeno tanto lontano, una medaglia d’oro alla Paralimpiade.

Ma non è questo il risultato che conta, il risultato già ottenuto. Perché è di una intensità commovente la forza d’animo di un giovanotto che sin dal primo momento ha saputo, lui!, fare coraggio al prossimo. Nel rifiuto della depressione si coglie la suggestione della vita che è una partita infinita, è una sfida che va sempre ai supplementari, è una nuotata nell’azzurro della resilienza, della resistenza, persino della coerenza di chi si ostina a sperare.

Manuel è figlio nostro, è figlio di chiunque abbia conosciuto il dolore, di chiunque sia stato costretto a confrontarsi con la meschinità e la miseria morale dell’Ingiustizia, con la maiuscola. È un figlio di quella emozione indefinita che vagamente chiamiamo Amore, l’Amore per la grande bellezza dell’esistere. Sarebbe il caso, dato che ormai in questo sgangherato Paese si fa propaganda su tutto, talvolta con oscena indifferenza per il decoro, ecco, dicevo, sarebbe il caso è sarebbe bello mostrare il video del ritorno di Manuel in piscina in ogni scuola di ordine e grado. Di più: sarebbe doveroso raccontare e spiegare la sua drammatica vicenda, perché ci si presenta una spettacolare opportunità, l’opportunità di imparare da un nostro compatriota. Non è che accada tanto spesso, nell’Italia del nuovo millennio.