Troppo poco sulle tasse

I numeri dicono più di quanto possano raccontare le sole valutazioni qualitative. Ebbene, tirate le somme della manovra, appare confermata la posta di 17 miliardi per pensioni e reddito di cittadinanza. Così come non cambia la dotazione di meno di 2 miliardi per flat tax e sconto Ires per professionisti, autonomi e imprese che investono.

Già solo il confronto di queste cifre è sufficiente a suggerire il rilevante sbilanciamento della manovra verso nuova spesa corrente, per di più tutta finanziata in deficit e tutta fonte di diritti più o meno automatici. Mentre, sul versante del taglio delle tasse, abbiamo zero per le famiglie (perché i benefici promessi sarebbero rinviati al 2020) e un piccolo fondo per le imprese e le partite Iva. Tant’è che la pressione fiscale non calerà neanche di uno zero nel 2019.

Ci fermassimo a questo punto, ognuno potrebbe trarre le sue conclusioni. Ma sempre i numeri danno conto di un quadro ben più desolante rispetto all’obiettivo di rendere il fisco meno oppressivo almeno per le imprese. Come risulta dal Documento programmatico di Bilancio, a fronte della mini flat tax e dell’Ires scontata, verranno cancellate due imposte (Iri e Ace) che avrebbero prodotto sgravi a favore delle attività imprenditoriali per oltre 2 miliardi nel 2019. Il che, come è agevole rendersi conto, determina addirittura un saldo negativo in termini di vantaggi netti per queste categorie di contribuenti e poco rileva che dal cambio ci sarà chi si avvantaggerà e chi sarà penalizzato, perché nel complesso il sistema imprenditoriale sarà chiamato a pagare di più.

I numeri, dunque, "parlano" e dicono molto più di quello che le dichiarazioni di ministri e leader vorrebbero farci credere, avvalorando il profilo tipicamente elettorale di una manovra concepita fin dall’inizio come un grande spot in vista del voto europeo. Peccato, però, che la stessa manovra si fondi su un’altra percentuale, quella della crescita del Pil nel prossimo anno (1,5), che è di impervio raggiungimento e che, senza il motore delle imprese, è fuori da ogni orizzonte possibile.