Venerdì 19 Aprile 2024

Una china pericolosa

Dunque la lettera della Commissione Europea che denuncia il progetto di bilancio italiano è arrivata. È una lettera molto dura, ma argomentata. È una brutta batosta per l’Italia, largamente dovuta al modo approssimativo con cui è stata predisposta la legge di bilancio. Bisogna augurarsi che il Governo prenda molto sul serio la situazione.

E che non pensi che sia materia che possa essere liquidata con un’altra bordata di polemiche contro le istituzioni europee. L’errore non è di avere cercato di scrivere una manovra più espansiva, ivi incluso un deficit più elevato di quello a suo tempo concordato con la Commissione europea e riconfermato tra l’altro – come rivela la lettera della Commissione – dall’attuale governo nel giugno scorso. L’errore, ormai largamente irrimediabile, è stato di non avere né saputo, né, forse, voluto presentare la manovra in termini costruttivi, cioè come un’operazione in grado di realizzare l’obiettivo di una riduzione del rapporto debito pubblico-Pil, che è la preoccupazione di fondo dell’Europa, attraverso una maggiore crescita del reddito nazionale. Per farlo bisognava dare un elenco di progetti di investimento capaci di suscitare una maggiore crescita e non semplicemente aumenti di spese correnti per le pensioni o per i sussidi di povertà. E bisognava rendere note assai per tempo le cifre finali.

L’Europa si è ormai resa conto, almeno in alcuni Paesi fra i quali forse vi è anche la Germania della cancelliera Merkel, che l’austerità fine a se stessa non regge. Non avere capito da parte dei leader politici italiani che questo creava uno spazio di dialogo è stato un grave errore. Il tono giusto è quello che ha usato ieri il presidente del Consiglio a Bruxelles, ma evidentemente era troppo tardi dopo le urla e gli insulti di queste settimane. Si sarebbe dovuto cercare un colloquio con la commissione Ue al quale è stata invece preferita la sfida e la polemica. Il nostro suggerimento al Governo è di cambiare radicalmente strada. Ammettere che la preparazione della legge di bilancio è stata deficitaria e riscrivere bene le cifre. Può farlo? Difficile dirlo. Ma se non lo fa, la china imboccata sarà sempre più scivolosa e pericolosa.