Lavorare meglio

Un computer. Spesso gli abusi sessuali avvengono dopo 'approcci' on line

Un computer. Spesso gli abusi sessuali avvengono dopo 'approcci' on line

Per prima cosa, aggiorniamo il vecchio slogan: non più «lavorare meno, lavorare tutti», ma «lavorare tutti, lavorare meglio». Guardando le statistiche sulla produttività italiana, viene alla mente quello che i professori dicono ai genitori degli studenti più ciuchi: il ragazzo si impegna, ma non rende. Anche noi ci impegniamo in ufficio, in fabbrica, persino più di quei presunti stakanovisti dei tedeschi. Giriamo un po’ a vuoto, però, se gli altri creano più ricchezza. Molta di più. Storia vecchia, lo sappiamo. Ma proprio perché è vecchia e non cambia, consolida ogni anno le distanze tra noi e i nostri concorrenti europei. Certo, lo scarso rendimento non è solo colpa dei dipendenti. Giocano senza dubbio anche fattori strutturali, di arretratezza tecnologica, di scarsi investimenti industriali, risvegliati appena di recente dagli incentivi del progetto 4.0 di Calenda. Forse anche il clima ha un suo peso se al Nord (Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna e Liguria) si parla di performance superiori addirittura a quelle di Berlino e Parigi, mentre in Puglia e Calabria è meglio non guardare neppure le pagelle. Sta di fatto che questa Italia a due produttività si allontana sempre di più dall’Europa. Un treno che va riacchiappato in fretta, senza «no» e senza «ma», se non vogliamo finire in un binario morto. La volontà della gente, del resto, non manca, come dimostrano altri dati, quelli della diffusa connessione alle mail aziendali anche fuori dall’orario di lavoro. È vero che oramai i nostri cervelli sono direttamente connessi con lo smartphone più che con il mondo reale. È vero che gli studiosi ci puntano il dito contro: se a casa o in vacanza siamo connessi, non va bene. Non si stacca mai. Ma allora che si fa? Preferiamo quelli che marcano il cartellino, e non vogliono più sapere nulla del proprio lavoro? Forse è meglio chi anche in spiaggia dà un’occhiata alle mail e risponde pure. O no? È l’Italia che secondo i dati è meno produttiva della Francia e della Germania. Ma che ha altrettanta voglia, e ancor più cervello. Che deve essere messa nella condizioni di lavorare meglio. Meglio ancora se lavorano tutti.