Giovedì 25 Aprile 2024

Il gioiello tricolore

"E' la prima volta che lo spoils system si applica a un ente di ricerca…". Verissimo. Oltretutto, gli Enti di ricerca che fanno capo al Miur sono una dozzina, tra i quali il Cnr e l’Agenzia spaziale italiana. In termini di risorse, si trovano affiancati vicino alla soglia annuale dei 600 milioni. L’Asi partecipa al finanziamento delle attività dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea. Dopo Francia e Germania, l’Italia si attesta da anni quale terzo contributore, mentre è il sesto Paese al mondo per la produzione di ricerche nel campo delle scienze spaziali. Una larga parte degli esperimenti condotti da astronauti italiani a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss) sono coordinati dall’Asi, mentre il 50 per cento del volume pressurizzato della stessa Iss è rappresentato da moduli realizzati da industrie italiane, con nostre maestranze e in stabilimenti sul territorio.

SCIENZIATI italiani hanno collaborato e tuttora collaborano, quando non sono stati addirittura promotori o ideatori, all’esplorazione dello spazio lontano. I progetti per Marte portano anche la nostra firma, mentre è dei giorni scorsi il lancio dalla Guyana Francese (dove uno dei siti di lancio è opera nostra) della missione ”Bepi Colombo”, destinata all’esplorazione di Mercurio. Il professor Colombo era uno scienziato padovano, collaboratore dell’Asi, medaglia d’oro della Nasa per i meriti nella ricerca spaziale. Importante il ruolo dell’Agenzia anche nella promozione della Space Economy, con un rappresentante permanente negli Usa (è l’astronauta Roberto Vittori), coordinatore con Asi e A.M. di numerose iniziative e accordi cruciali. Tutto questo per dire che l’Asi ha un elevato peso specifico anche fuori dall’Italia, è considerata un’eccellenza nazionale, e ogni evento che la riguarda andrebbe quindi trattato con ponderata cautela. Non pubblicizzato, come ormai si usa, a colpi di Twitter. Roberto Battiston è un nome che, evidentemente, all’estero è assai più rispettato che da noi. Peccato.