Gli errori della Merkel

Matteo Salvini e Luigi Di Maio (Ansa)

Matteo Salvini e Luigi Di Maio (Ansa)

Su un solo punto la stampa tedesca ci ha preso: sul "trumpismo italiano". Esattamente. Se in Italia, Mattarella permettendo, nascerà il primo governo europeo populista – anzi popolare – è perché contro l’establishment si sono rovesciate rabbia e frustrazione. Come due anni fa negli Stati Uniti, quando Trump vinse la nomination repubblicana e Bernie Sanders si vide rubata dalla Clinton quella democratica. Trump è Salvini. Sanders è Di Maio. Presumibilmente anche in America se ci fosse stato il proporzionale si sarebbero alleati.

Ma al di là delle analogie rimangono gli stereotipi. E con gli stereotipi la denigrazione. E con la denigrazione la faziosità storica. Italiani scrocconi, scrive 'Der Spiegel'. Non è così. Gli italiani sono piuttosto le vittime dei gravi errori commessi dalla signora Merkel. La quale dieci anni fa trasformò una crisi regionale, in Grecia, in una catastrofe continentale. Poi per per sei anni si oppose al quantitative easing su modello Fed da parte della Bce. Ovvia conseguenza: la stretta al credito bancario. Se Draghi avesse potuto imitare subito Bernanke ci sarebbero state meno lacrime. Italiani irresponsabili? Certo hanno le loro colpe. Evasione fiscale, sperperi pubblici, invasioni clandestine. 

Ma che dire allora della responsabilità della Merkel? Ha imposto ai soci un’austerity devastante risvegliando sopiti nazionalismi. Ha fatto i suoi interessi, ma ha distrutto l’Europa come la volle Helmut Kohl, il suo mentore. Oggi alla Ue comanda la Germania. Ovvio che ne rifiuti la riforma. L’euro è il marco. E il tasso di cambio negoziato ai tempi di Ciampi ha dimezzato il nostro potere di acquisto, frenato l’export, favorito quello tedesco.Infine i fantasmi: la potenza economica tedesca richiama la potenza militare negli anni Trenta. E anche l’arroganza quando strapazza il ‘dolce far niente’ italiano.