Gli eroi Gigio e Jorginho

Giuseppe Tassi

Jorginho e Donnarumma sono gli eroi della notte di Wembley. Rigore parato dal portierone su Morata e poi la perla di Jorginho, glaciale nella trasformazione del penalty decisivo. L’Italia di Mancini arriva in finale grazie ai tiri dal dischetto nella serata più complicata e difficile di questo Europeo.

Merito al cuore degli azzurri, che superano nell’unico modo possibile un avversario forte e solidissimo che ci ha fatto temere la fine dell’avventura

La Spagna di Luis Enrique, maestra di palleggio e di strategia, ruba il tempo e le idee all’Italia con un pressing ostinato e un possesso di palla ipnotico che passa dai piedi nobili di Busquets, Dani Olmo e Pedro.

Con un finto centravanti, Oyarzabal, al posto di Morata, le Furie Rosse diventano padrone del gioco. Verratti e il centrocampo non trovano tempo e spazio per costruire e così Mancini è costretto a disegnare un’Italia vecchio stile: difesa ostinata, contropiede e lanci lunghi per le punte. Una restaurazione tattica obbligata per una nazionale che sembra improvvisamente precipitata negli anni Sessanta. Ma la tenuta difensiva paga e il contropiede tagliente di Chiesa lascia il segno. Fino all’ingresso di Morata che dà corpo alla grande qualità spagnola e spinge la partita verso supplementari e rigori.