La sponda populista

Di Maio ha ragione quando dice che lo spirito dei Gilet Gialli ha qualcosa di simile a quello dei partecipanti al Vaffa Day. Entrambi i movimenti sono nati trasversali, espressione di un senso di rivolta diffuso, profondo, contro l’establishment, scomposto nei modi e indecifrabile sulle proposte. Ma i militanti grillini sono stati spinti a scaricare l’odio pompato dal Blog o dalle performance dal vivo di Grillo in violenza verbale su Facebook, mentre le barricate erette dai cugini d’oltralpe non sono virtuali.

Quindi, per un verso, non stupisce l’elogio del capo pentastellato. È parecchio più strano che anche l’altro vicepremier, ministro dell’Interno di un Paese amico, solidarizzi con chi attenta all’ordine pubblico, distrugge beni dello Stato, ha messo Parigi sotto assedio, minaccia di arrivare fino al Louvre e attacca fisicamente i poliziotti francesi.  Stavolta sembra che il leader della Lega sia andato incautamente al seguito del suo dirimpettaio, il quale aveva altri obiettivi. Primo: "Vendere Rousseau ai francesi", al di là del fantastico capovolgimento della storia, vorrebbe dire valorizzare il principale prodotto della Casaleggio & Associati, che acquisirebbe un ulteriore enorme patrimonio di connessioni e contatti. Secondo: se i Gilet Gialli presentassero proprie liste per il Parlamento europeo costituirebbero una parziale soluzione al più serio problema che i Cinquestelle devono risolvere in vista delle prossime elezioni. Com’è noto, avevano provato a passare dal gruppo degli ultra-anti-europeisti di Farage a quello degli ultra-europeisti dell’Alde. Ma l’ipotesi fu respinta e nell’Europa post Brexit rimangono isolati.

Terzo: con l’enfatica dichiarazione sull’Internazionale dei populisti e le magnifiche sorti della democrazia diretta, Di Maio ha cercato di ammazzare l’altra notizia del giorno. Quella della ministra Grillo da cui si ricava tutta un’altra morale: quando la cultura complottista va al governo, il declamato culto del curriculum, inteso come valutazione del merito a prescindere dalle ideologie, si trasforma rapidamente nella schedatura degli impuri da epurare.