Venerdì 19 Aprile 2024

Il tabù da infrangere

I dettagli (che in materia fiscale non sono mai tali) possono essere discussi. E allo stesso modo possono essere oggetto di severa analisi le modalità di copertura finanziaria dell’operazione. Ma la proposta sulla flat tax, nata in casa berlusconiana e diventata patrimonio comune di tutto il centrodestra, ha l’indubbio merito di aver costretto tutte le forze politiche, gli analisti e i commentatori a fare i conti con quella che è la «questione tasse» in questo Paese. E, di conseguenza, a toccare (per infrangerlo o per difenderlo) quello che è stato, e per molti versi rimane, un altro tabù dell’ideologia novecentesca di una sinistra conservatrice e/o tecnocratica: la progressività sempre e comunque dell’imposizione fiscale. Al punto che solo qualche anno fa un ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, sosteneva che «le tasse sono una cosa bellissima». 

Ed è tale il cambiamento di clima che anche una formazione come Liberi e Uguali ha finito per proporre (a sua insaputa?) una soluzione flat (piatta, non progressiva e valida per tutti) come quella di zero tasse universitarie a prescindere dal reddito: che altro è se non una forma di no-tax area estesa universalmente tanto ai ricchi quanto ai poveri? 

L’aliquota secca al 23 per cento, dunque, può essere una proposta radicale e di complessa fattibilità nello stato attuale della finanza pubblica italiana, ma è certamente «anche» la reazione a un livello di tassazione insopportabile, a una pervasività dell’imposizione tributaria che, tra Irpef, addizionali, balzelli e oneri i più disparati, sfiora l’esproprio. E, perché no?, anche a quel labirinto di adempimenti e scadenze che trasforma un dovere civico in un inferno burocratico. Ma gli effetti del faro acceso sul fisco di casa nostra vanno oltre. L’avvio di una riduzione del peso dei tributi potrebbe finalmente far scattare il vincolo di un vero taglio della spesa pubblica in una sorta di inversione del processo decisionale: se prima si tagliano le tasse, si è obbligati per davvero a tagliare gli sprechi per trovare la necessaria copertura finanziaria.