Fermiamo il declino dell’Occidente

Ora uno scatto d'orgoglio

Ciò che in questi tempi stiamo osservando (gli eventi in Afghanistan, i dissidi per la pandemia, le migrazioni di massa, la regionalizzazione...) ci spinge verso cattivi pensieri e considerazioni

La brutta impressione è che la prospettiva di un Occidente in declino sia ormai parte accettata nel contesto globale. Qesta impressione ha cominciato ad essere avvertita, in modo strisciante, quando il mondo dei decision makers è stato costretto a transitare dalla formula del G8 a quella G20. Anche l’atteggiamento dell’Occidente americano fa parte del contesto e sta influenzando in modo forse non reversibile la velocità del processo di declino.

Ormai pare che l’Occidente sia quasi rassegnato e abbia perso capacità di attrazione, reagendo solo in seconda battuta. Un tempo, una sola cultura, prevalente, era stata in grado di contagiare il resto del mondo. Teoricamente lo è ancora, perché la globalizzazione si è sviluppata con strumenti inventati e diffusi dall’Occidente. Ma ora questi strumenti sono passati di mano, e non siamo più noi a controllarli. Secondo un gruppo di ricercatori che fanno capo a Nial Ferguson, professore di Storia Moderna ad Harward, a partire dal 1500 la nostra parte del mondo si é trovata in mano alcune chiavi che avevano acceso il motore dello sviluppo. Parliamo di concetti come competitività, scienza, stato di diritto, medicina, consumismo e, da ultimo, etica del lavoro, collante che ha catalizzato il processo.

Abbiamo (casualmente?) avuto il vantaggio di essere arrivati prima degli altri proprio mentre altre civiltà collassavano (la dinastia dei Ming, l’Impero ottomano...) ed altri fallivano, come l’America latina a fronte del Nord e anche l’Africa, che neppure la crociata di Nelson Mandela ha avuto la forza di far decollare. Oggi, dobbiamo trovare il coraggio di rallentare almeno il declino della credibilità, ma lo scoordinato ritiro dall’Afghanistan non è certo la prova migliore. È solo un’accelerazione sulla strada sbagliata. Attendere Godot non serve, non verrà. Né sarà da Palazzo di Vetro che dobbiamo attenderci la salvezza. Anzi, se leggiamo bene com’è composta l’Assemblea, ci accorgiamo che da quella parte possiamo solo aspettarci nuove e più severe condanne.