Martedì 23 Aprile 2024

Iniezione di fiducia, la bellezza ci rimetterà in movimento

Sembra sia passata una tempesta, non trovate? I primi raggi di sole fanno apparire tutto più bello, più luminoso. Gli odori che assalgono i sensi sanno di pulito e di fresco. La natura che respira, rigogliosa e inarrestabile. Anche l’aria è più tersa.

Guardatevi attorno: sembra anche a voi che l’Italia sia più bella? La clausura forzata ha risvegliato un senso critico che pareva sopito: non accorgerci della grande bellezza che ci circonda era diventata prassi comune.

Eravamo troppo occupati a gestire le nostre piccole quotidiane magagne per apprezzare i particolari. L’emergenza è diventata all’improvviso globale e grave, ciò che pareva diritto acquisito è venuto a mancare. Finita la paura, siamo tornati ad amare il profumo dei fiori, a emozionarci davanti a un vecchio borgo e a palpitare per le vestigia del passato.

Non è campanilismo dire che viviamo nel posto più bello al mondo. Un Paese, certo, con i suoi acciacchi e i suoi mille difetti, ma la cui bellezza ci salverà. Ci salverà perché non è facile fare a meno dell’Italia, dei suoi scorci, della sua accoglienza e della sua Storia. Non è facile cancellare le capacità della sua gente.

L’Italia è quasi una necessità, un modo per sgombrare la mente, una tappa obbligata per la conoscenza. La cosa più difficile sarà forse essere all’altezza della custodia gravosa che, come italiani, ci è stata affidata. Ma abbiamo visto passare crisi e dittatori, guerre, terrorismo e ristrettezze. Che cosa volete che sia un ingranaggio che s’inceppa per uno stupido virus? Certo, se qualcuno oliasse la macchina, la ripartenza sarebbe meno difficile. Ma ce la faremo comunque, perché alle spalle abbiamo millenni di primati.