Sabato 20 Aprile 2024

Cattivi pensieri. Campanello d'allarme

Si fa presto a dire Europa. E tremano le vene dei polsi a dire Germania. Dove la spallata al sistema non viene da un qualunque fronte populista con istinti suicidi come in Italia. Dove sovranismo non significa solo voler meno vincoli dalla Ue, e farlo pure talmente male da ottenere l’effetto contrario. No, l’onda che avanza in Germania ha il colore grigio del neonazismo a percentuali ben oltre il venti per cento come in Sassonia e Brandeburgo, con la socialdemocrazia presa a ceffoni e la Merkel che vacilla come un gigante ferito. Brutta aria a Berlino, ridotta ad accontentarsi del mancato sorpasso degli ultra neri. Equilibri che saltano, economia che batte in testa, forze tradizionali in evidente stato d’assedio. Il che, purtroppo non sono solo fatti loro, ma anche nostri ed europei. Un’Europa che avendo raccattato i voti M5s per l’elezione della algida Ursula, ha pensato che il "pericolo" fosse scampato e nulla fosse cambiato negli assetti del vecchio continente; che ha spinto e plaudito per il ribaltone romano, con il sospiro di sollievo di chi pensa che chiuso l’incidente Salvini, Bruxelles e i suoi oliati meccanismi potessero tornare a girare senza turbative. Invece, ovviamente, così non è. Il voto in due regioni chiave della Germania conferma un malessere nelle e delle nostre società che non può essere esorcizzato solo con gli allarmi per il domani, ma su cui andrà aperto finalmente un ragionamento su cosa non ha funzionato fino a ieri. E non basterà rallegrarsi quando con ogni probabilità grazie ai Verdi, anche Sassonia e Brandeburgo saranno "normalizzate" con l’estrema destra all’opposizione. Perché comunque nell’ex culla del comunismo europeo un elettore su quattro avrà votato chi rimpiange il terzo Reich. Allora, mentre vediamo consumarsi gli immutabili rituali comunitari con il Cencelli dei commissari, e le buone uscite milionarie agli Juncker, possiamo solo sperare che almeno il segnale di ieri entri bene nelle orecchie degli stati generali europei. Perché in Italia abbiamo "salvato la democrazia" dal sovranismo, ma in Germania l’aria è più inquinata. E il vento la spinge nei cieli dell’Europa.