Venerdì 19 Aprile 2024

Elezioni 2018, tutti pronti per lo sprint

Mancano tre settimane esatte al voto e i partiti si apprestano a vivere lo sprint elettorale che deciderà tutto. Da sempre infatti le elezioni si decidono negli ultimi dieci-quindici giorni, perché la quota degli indecisi è ancora alta e perché c’è tanta gente, molta più di quanta pensiamo, che vota in base a elementi e una conoscenza superficiale, spesso acquisita poco prima e in base ad aspetti che appaiono marginali rispetto a quello che dovrebbe essere un vero esame dei programmi e dei leader. Gia c’è stato il fattaccio di Macerata, otto giorni fa a scompaginare le carte, e adesso l’attenzione dei partiti è tutta protesa a far si che eventi emotivamente non neutrali come quello della sparatoria marchigiana possano danneggiarli. Si marcano l’uno con l’altro. La quota indecisi è alta, dicevamo, ma non tutti alla fine si distribuiranno in misura proporzionale alle attuali quote registrate dai sondaggi, e sarà lo spostamento in questo campo che assegnerà la partita. Specie nei seggi in bilico, quelli dell’uninominale, la lotta è all’ultimo consenso. In fondo la presidenza americana nel 2000 fu decisa da 500 (cinquecento) voti di elettori della Florida.