Mercoledì 24 Aprile 2024

Toh, a Cuba c'è una dittatura

Migliaia di persone in piazza a L'Avana contro il regime comunista. Ma le forze politiche specie a sinistra ignorano la richiesta di libertà. Guai ricordar loro che Castro era un dittatore

Le proteste a Cuba contro il regime comunista

Le proteste a Cuba contro il regime comunista

Forse ce ne eravamo dimenticati, ma a Cuba esiste una dittatura. Come ci ricordano le migliaia di cittadini cubani che stanno scendendo in strada a chiedere libertà dopo sessanta anni di un regime comunista che ha privato dei diritti civili e ridotto alla fame la popolazione. Un regime che ha represso il dissenso, torturato, ucciso come fanno tutte le dittature, ma che era riuscito nell’impresa di far dimenticare al mondo le proprie imprese sanguinarie.

E forse è proprio questo il motivo per cui i media di mezzo mondo non concedono troppo spazio alla protesta, e anche in Italia le forze politiche specie a sinistra non battono ciglio di fronte alla richiesta di libertà e migliori condizioni di vita. Ma che volete, nell’immaginario popolare la dittatura cubana era passata come una rivoluzione gentile e benefica, e i volti di Che Guevara, di Fidel Castro e del fratello Raul sono assorti a sinonimo di simboli positivi. Il povero contro il ricco, quelle cose lì.

"Abbasso la dittatura": ecco cosa succede a Cuba. Migliaia in piazza

Certo, prima di Castro c’era Batista, sostenuto dagli americani e simbolo vivente di un imperialismo che con la libertà aveva poco a che fare, ma non è che sostituendo un prepotente con un altro prepotente la situazione cambia molto. Il sopruso del povero è sopruso come quello del ricco.

Quando cento anni fa la dittatura del proletariato di Lenin sostituì quella degli imperialisti zaristi non è che i cittadini sovietici godettero di maggiore libertà e di migliori condizioni economiche: sostituirono solamente un padrone a un altro.

Così, in virtù di questa rimozione collettiva che ne descrive l’essenza illiberale, la sinistra se ne sta silente di fronte al grido di chi chiede semplicemente che una dittatura finisca. Tutti (giustamente, in certi casi), si schierano contro Orban, ma su Fidel silenzio assoluto. Nonostante che Joe Biden, ormai leader mondiale della sinistra a la page, si sia ufficialmente espresso in difesa dei cittadini cubani scesi in piazza. Ma si sa, niente vale per ciò che è, ma per ciò che può rappresentare per noi. E guai ad andare da uno di sinistra chiedendogli di togliere dalla camera il poster del Che. Potrebbe non riconoscerti più.