Martedì 23 Aprile 2024

Rivedere le priorità

SECONDO quanto da lui stesso dichiarato, il premier Giuseppe Conte starebbe scrivendo personalmente la revisione del codice degli appalti. L’operazione si sarebbe resa indispensabile per sbloccare alcuni cantieri, oggi prigionieri e immobilizzati dal codice degli appalti. Nulla si sa su come sarà il nuovo testo, ma dalle premesse si capisce che ci saranno regole meno stringenti di oggi. E qui già si capisce che forse ci stiamo avvicinando a un altro momento di ambiguità di questo governo. Da un lato si continua a predicare la necessità di una lotta senza tregua alla corruzione, dall’altro si lavora per rendere meno vincolanti le norme che oggi regolano gli appalti. Bisognerà attendere il testo definitivo per emettere un giudizio compiuto. Ma sin da ora, però, è possibile fare un’osservazione. Anzi due. 

1- Ci sono appalti, dalla Tav al terzo valico, che vengono bloccati da mesi, non dalle norme, ma dalla volontà politica del governo. E questo nonostante a favore del loro sblocco si siano pronunciati molti cittadini e tutte le organizzazioni imprenditoriali. 2- Visto che siamo in recessione da almeno sei mesi, lo sblocco dei cantieri (per ridare ossigeno all’economia) doveva essere una priorità assoluta, urgentissima. Invece si decide di prendere un’iniziativa (ammesso che questo sia proprio il problema) otto mesi dopo la partenza del governo. Distrazione o trascuratezza? La sensazione, insomma, è che il governo non abbia la stessa scala di priorità del paese. La guerra agli inesistenti barconi di immigrati viene fatta con grande determinazione e anche spingendosi fino ai limiti della legge. I provvedimenti utili invece al rilancio dell’economia seguono con calma e in misura parziale nonostante tutti gli inviti provenienti dagli osservatori indipendenti e dalle autorità di Bruxelles (che di recente hanno bocciato totalmente la manovra italiana con un dettagliatissimo documento di 86 pagine). Forse serve qualche altra riunione per stabilire un corretto ordine dei lavori.