Sanremo 2020, tutti i guai della giuria demoscopica

Ma allora, chi vince Sanremo 2020? Qui si vota in tanti e a volte anche male, come la peggior Demoscopica di sempre. Primi dati reali. La classifica dei duetti votati dall’orchestra, che hanno deciso nel caso degli Stadio la vittoria e anche stavolta spariglia. Prima Tosca, secondo Piero Pelù, terzi i Pinguini tattici nucleari, poi Anastasio (4), Diodato (5), Le Vibrazioni (6), Paolo Jannacci (7), Francesco Gabbani (8), Rancore (9), Marco Masini (10), Raphael Gualazzi (11). Dei favoriti nella vigilia, Irene Grandi (14), Achille Lauro (16), Elodie (19), Junior Cally (21), Bugo e Morgan, che ha fatto incavolare l’orchestra (24). Non tutta condivisibile e comprensibile, ma competente.

Quella del paese in streaming su Spotify, solo prima serata, i piccoli numeri di iTunes sulle due prime serate. Spotify mette in fila, dopo un giorno, Achille Lauro (1), Elodie (5), Anastasio (11), Diodato (13), Le Vibrazioni (24), Riki (27), Fasma (28), Marco Masini (37), Eugenio in Via di Gioia (39), Bugo e Morgan (54), Leo Gassmann (57), Irene Grandi (61), Alberto Urso (74), Raphael Gualazzi (93). Gli altri dopo. Colpisce il dato di Alberto Urso, altissimo. Ribaltano in parte le classifiche Rai di Big e Giovani. I numeri quasi irrilevanti di iTunes invece rispecchiano in parte le classifiche parziali Rai. Francesco Gabbani (81), Achille Lauro (2), Diodato (3), Le Vibrazioni (84), Elodie (85), Elettra Lamborghini (6), Pinguini Tattici Nucleari (7), Levante (8), Giordana Angi (10). Scorrendo troviamo Anastasio (17), Junior Cally (23), Elodie (48).

Cover in gara. Marco Masini (6) e Arisa (8) in una irriconoscibile “Vacanze romane” (5); Riki e Ana Mena ne “L’edera”, gioco educato che funziona (6 1/2). Raphael Gualazzi e Simona Molinari sfidano Mina in “E se domani” (9).