La calunnia come arma

La calunnia è irresistibile perché l´invenzione è sempre più seducente della verità. E anche consolatoria: se il nostro avversario, o un collega, fa carriera ci conforta credere a tutto il male che si dice di lui. E diventa un’arma insidiosa nella politica internazionale. Anche gli Stati calunniano. La guerra di Troia comincia a causa della bella Elena rapita dal troiano Paride. Il marito convince i greci a partire con lui per riprendersi la moglie e punire il colpevole. Ma sembra che la bella Elena abbia lasciato Sparta di sua volontà, sedotta dal giovane Paride, più attraente del noioso coniuge. La calunnia più famosa in letteratura? Quella del perfido Jago che accusa Desdemona di tradire Otello. La poveretta viene strozzata dal marito e tutti fanno una brutta fine.

La menzogna è sempre stata un’arma politica. Furio Camillo nel IV secolo avanti Cristo, dopo aver debellato i Galli torna in trionfo a Roma. Manlio Capitolino geloso del suo successo lo accusa di essersi intascato parte del bottino di guerra. Il popolo preferisce credere al calunniatore benché senza prove. Furio Camillo aveva ‘trionfato’ con eccesso, e questo non si perdona. Finirà in esilio.

Le frasi storiche sono quasi sempre inventate. Cambronne non disse mai "la vecchia guardia muore ma non si arrende". Agli inglesi rispose con un più secco "merde". Niente di male. La storia non sarebbe cambiata senza la calunnia, chissà, magari avrebbe preso un’altra direzione. La calunnia serve a dichiarare una guerra. Ricordate le «armi di distruzione di massa» nelle mani di Saddam? Non esistevano, come ammise anni dopo Tony Blair, ma servì a invadere l’Iraq, e a impiccare Saddam. Una antica abitudine.

Una calunnia positiva fu quella di Winston Churchill. Il 5 maggio del 1941, Rudolf Hess il delfino di Hitler volò in Gran Bretagna per offrire la pace. In quel momento sembrava che i tedeschi potessero vincere la guerra. Gli inglesi erano in ginocchio. Churchill dichiarò che Hess era un pazzo, e la guerra continuò. Senza la menzogna, la storia sarebbe cambiata, e oggi avremmo un’Europa unita sotto la svastica. Al Führer non restò che condividere la versione di Churchill per non perdere la faccia. Hess era veramente impazzito? Albert Speer quasi trent´anni dopo mi disse che era sano di mente. Ma chi può essere sicuro? Forse tutta la storia è una sola lunga menzogna perché la scrive chi vince.

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