Venerdì 19 Aprile 2024

Le due italie. Il tramonto di un'epoca

Adesso la guerra è davvero finita. Silvio Berlusconi ha vinto e Veronica Lario ha perso. Con loro è come se avesse ‘divorziato’ l’intero Paese. Un’Italia del c’era una volta ormai, tutti o di qua o di là, rossi o azzurri, altroché trasformismi verde-giallo-rossi. Tutti tifosi, anche nel privato. O con il Cavaliere a cui perdonare feste e infedeltà, oppure dall’altra parte delle barricate e con lei, al secolo Miriam Raffaella Bartolini, l’ex seconda moglie che fino al momento del j’accuse – il primo nel gennaio del 2007 – si era vista solo nelle pose ufficiali o in uno scatto da giovane, a seno nudo, aspirante attrice con un costume di scena. Quando Veronica chiese le scuse del Presidente, suo marito, per le battute rivolte ad altre donne, lei, da sempre riservatissima, per un pezzo d’Italia divenne l’icona dell’antiberlusconismo e dell’anti-velinismo maschilista. Quando nel 2009 definì "ciarpame senza pudore" la scelta di candidare alcune showgirl alle europee, il premier era al massimo del consenso: reduce da una campagna mediaticamente parlando perfetta sugli interventi per il sisma dell’Aquila, aveva conquistato perfino il placet dei partigiani dell’Anpi con una passeggiata a Onna. Ma la tempesta si scatenò subito dopo, con la visita a Napoli alla festa dei 18 anni di Noemi Letizia. Di lì a poco, la richiesta di divorzio da parte di Veronica. Il privato che si mischia al pubblico, il bunga bunga, le note vicende giudiziarie, lo scontro totale con le toghe. La scintilla da cui partì tutto questo ora, con la sentenza della Cassazione, è come se si fosse definitivamente spenta.  Senza nostalgia, si potrebbe dire che è un pezzo della sagra socio-politica che si chiude.

Il divorzio da una stagione ‘altra’. Una svolta giudiziaria certo, anche. Perché è vero che le donne sanno già che il principio esclusivo del tenore di vita sulle cause di divorzio non vige più. Sanno già che all’ex moglie che sta bene, il marito non deve nulla o quasi. Lo sanno esattamente dalla sentenza apripista Grilli-Lowenstein, festeggiata da tanti divorziati che si sentivano trattati ingiustamente come bancomat. Ma adesso che questo principio è stato rinconfermato su una delle ex coppie più famose e chiacchierate di sempre, le cose cambiano. La svolta è senza ritorno.