Il pentimento di Mr. Economist

 

Chissà che cosa avrà pensato Silvio Berlusconi quando ha letto, se l'ha letta, l'ultima intervista a Bill Emmot del Corriere della Sera. Emmot è l'ex direttore dell'Economist che bel 2001 firmò la famosa copertina in cui si affermava che "Silvio Berlusconi non è adatto a guidare l'Italia". Emmot dice adesso che proprio Berlusconi potrebbe essere l'uomo in grado di "salvare l'Italia". Il giornalista inglese spiega di non aver "cambiato idea", ma che insomma la situazione è tale per cui solo grazie al Cavaliere si potrà evitare lo sbarco a palazzo Chigi di una coalizione populista e antieuropeista. Una bella giravolta.

Gli effetti pratici della copertina del 2001 per Berlusconi furono nulli (il Cav continuò a governare imperterrito) e forse adesso il leader azzurro si augura che Emmot gli porti la stessa fortuna. Dal punto di vista politico la presa di posizione della 'grande firma' inglese conferma l'inversione di tendenza nella percezione che certi ambienti europei ed europeisti hanno adesso di Berlusconi, inversione che si era già vista nei ritrovati buoni rapporti tra il Cav e la cancelliera Merkel. E 'centrano' ancora più la campagna elettorale di Forza Italia.

Bisogna comprendere come tutto questo sarà preso dall'alleato Salvini, che invece da una eccessiva 'centratura' ha almeno in apparenza tutto da perdere. Se i due sapranno interpretare ognuno la propria parte all'interno di un gioco di squadra, recitando allo stesso tempo il poliziotto buono e il poliziotto cattivo, la somma per il centrodestra potrebbe essere davvero più importante del totale e spalancare le porte del governo. Con buona pace dell'Economist.