Mercoledì 24 Aprile 2024

La vittoria del bene

E' un bene che il video di Lorenzo Pianazza, il ragazzo di 18 anni che salva un bambino di due dalla metropolitana che sta per arrivare sia diventato virale. Mi piacerebbe che fosse più condiviso delle immagini di chi ha vinto a Sanremo. Vorrei che tutte le reti televisive nazionali unificate per un minuto, lo proiettassero. A edificazione e gloria infallibile del Bene. Il Bene che vince, istintivo, irresistibile, spontaneo, non esibito, non narcisistico, inseguito per impulso di grazia, che spettacolo corroborante, che refrigerio!

E' un dono troppo prezioso in tempi così miserevoli per lasciarlo cadere fra le tante insensatezze di questo circo Barnum che è il mondo. Studenti che sfregiano la professoressa, genitori che vanno a picchiare il professore che ha redarguito il figlio, due amici minorenni che si alleano per massacrare i genitori di uno dei due, giovani neri che massacrano e fanno a pezzi una ragazza di 18 anni, possibile che sia questo sconfortante scenario a imperare sui nostri mezzi di comunicazione? Solo questo abbiamo da offrire di eclatante? Abbiamo le pupille sporche di questi volti, dove la banalità del male ci guarda.

L'atto generoso del giovane milanese, che poi si schermisce e protesta di non essere affatto un eroe, cade come una vera goccia d’oro sulle nostre fauci assetate per due ragioni: perché il protagonista ha solo 18 anni e perché non ci ha pensato più di tanto, prima di compierlo, gli è venuto dal cuore, come il respiro, come la voglia di baciare la sua ragazza. Abbiamo bisogno di ripassare la fede che l’uomo sia nato buono e si corrompa se mai, come l’illuminismo ci ha insegnato, nel cattivo contesto sociale. E Lorenzo ci aiuta a credere che sia ancora così. Che le regole del gioco della vita non siano mutate. Basta video virali sui tagliagola dell’Isis, basta film sui mostri alla Igor, basta trame di romanzi che mettono in scena la parte di Caino. Che Abele torni a farla da protagonista. Grazie Lorenzo, tu sei tutti noi.