Se ripristinassero il servizio di leva, con i soldatini in libera uscita e le cameriere libere il venerdì, o il giovedì, non ricordo, sarebbe perfetto. Ne è passato di tempo da quell’epoca ma l’Inps dice che ci stiamo tornando. Sono i progressi dell’Italia che cambia. La crisi si fa sentire e quelli che erano i lavori di robuste ucraine o snelle ma agili filippine, ovvero i lavori domestici, oggi vengono cercati dalle italiane, perché lo stipendio in casa non basta, altri lavori non si trovano e per fortuna che ci sono i nonni che rimangono soli in casa tutto il giorno e in un modo o in un altro hanno bisogno di un po’ di assistenza ma in casa a malapena ci si vede la sera prima di crollare sul divano stanchi morti. E questo è il bello della crisi. Più cresce e meno tempo si ha da dedicare al nonno per cui si ricorre sempre di più alla badante, che una volta era una signora dell’Europa dell’est e oggi invece viene da Avellino o anzi spesso è la signora della porta accanto. Che ha sempre la scusa pronta. «Sa, signora, sto in casa tutto il giorno e mi annoio così invece faccio un po’ di ore e il tempo mi passa meglio».
Che fosse cambiata l’aria ce n’eravamo accorti senza bisogno dei sondaggi Inps, bastava passare dal parco per accorgersi che di domenica non c’è più quel bell’odore pieno e denso di borsch, la zuppa di rape che preparano le polacche nel loro punto di raccolta e non c’è più nemmeno quel venticello che sa di birra e che sale dal marciapiede dei filippini fino a piani alti. Gli stranieri sono in picchiata, 50mila in meno, ma aumentano i dialetti italiani. Vuoi mettere la soddisfazione che riscalderà i cuori di certi nostri patrioti dell’ultim’ora? Comunque i vantaggi ci sono. Eravamo costretti a fare corsi di fonetica quando la cameriera in casa si chiamava Sampaguita o Marisol e non parliamo di quelle che avevano il nome con trecento consonanti come Grzegorz e Zachariasz, che venivano evitati riducendoli ai più amichevoli nomignoli Gre e Zaca. E oggi finalmente anche i ricchi potranno essere più felici di quando c’erano le invasioni barbariche, perché oggi finalmente la signora può tornare a rimproverare la cameriera e a gridarle: «Caterina! Guarda che cosa hai combinato! Caterinaaaaa!».
Son soddisfazioni.