{{IMG_SX}}Bologna, 26 maggio 2008 - Forse non era l' "Ispanico, Ispanico" del Gladiatore di Ridley Scott, ma l'urlo dei tifosi inglesi di Manchester e Chelsea, che incitavano i loro beniamini nella finale di Champions League, è riuscito ugualmente a trasformare lo Stadio Luzhniki di Mosca in una vera e propria arena. La gara avvincente, conclusasi solo ai calci di rigore, è stata capace di regalare emozioni forti a tutti i presenti. Ne sanno qualcosa i quattro vincitori del concorso lanciato da Quotidiano.net e da Quotidiano Nazionale (Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno), in collaborazione con Vodafone, che hanno assistito in prima persona a questo importante evento sportivo.


I nostri lettori - ognuno di loro accompagnato da un parente o da un amico - hanno trascorso quasi tre giorni nella capitale russa e hanno avuto il privilegio di accomodarsi in tribuna mercoledì 21 maggio. "A Mosca ero venuto tanti anni fa con alcuni miei amici - racconta Marco Di Leo, 32 anni, di Firenze - ma questa è tutta un'altra storia. Chissà che il prossimo anno non ci dia qualche soddisfazione anche la Fiorentina (che quest'anno ha conquistato l'accesso al trofeo europeo, ndr)". Felice di questa opportunità anche Ettore Filicori, 63 anni, bolognese e tifoso della Juventus: "Leggo il Carlino da sempre. Partecipare ai concorsi mi piace, ma certo non credevo che avrei vinto questo viaggio".


Tra un giro sulla Piazza Rossa e quello per i negozietti di souvenir dell'Arbat, i quattro fortunati vincitori e i loro accompagnatori hanno avuto anche la gioia di osservare da vicino la 'Coppa dalle grandi orecchie' esposta, prima della gara, all'interno del village allestito dagli sponsor. I nostri lettori, ospiti di Vodafone, si sono fatti immortalare con il prestigioso trofeo quasi a suggellare la loro di vittoria. "Io devo ringraziare la mamma - sottolinea Michele Biffi, 38 anni di Bologna - E' lei che ha spedito il tagliando ed è stata sorteggiata, girando poi a me il premio". Per lui è la prima volta a Mosca, come per Silvia Girardi, 31 anni, romana. Lei, però, conta di ritornarci quest'estate: "Era un viaggio che avevo già programmato con il mio ragazzo. A vedere la finale e tifare Manchester sono venuta con mio padre, mentre la prossima volta verrò a fare solo la turista".


Un'esperienza unica, insomma, che si è conclusa all'aeroporto 'Leonardo da Vinci' di Fiumicino tra saluti e abbracci. Con una promessa: tutti pronti per partecipare al prossimo concorso lanciato dai nostri quotidiani.