Treffen, gennaio 2015 – La classe di John Whitaker splende a Treffen. Il cavaliere britannico in sella ad Argento ha vinto oggi pomeriggio la gara ‘grossa’ della giornata, una categoria a due manches (1.50, 46 partenti, 25 mila euro di montepremi) valida come qualificazione al Gran Premio di domenica. Venti i binomi che hanno avuto acceso alla seconda manches, tutti a zero penalità: e guarda caso Whitaker è stato proprio il ventesimo in classifica, cioè il più ‘lento’ tra tutti quelli che hanno chiuso a zero. Poi però nella seconda manches la musica è cambiata: il britannico è partito per primo, quindi in una situazione di grandissimo svantaggio avendo dopo di sé diciannove avversari a zero penalità come lui… Argento però si è dimostrata la migliore ‘arma’ possibile tra le mani di questo immenso fuoriclasse: i due hanno affrontato il tracciato come se l’unico problema fosse quello di arrivare il più velocemente possibile alla linea del traguardo, e gli ostacoli… beh, solo qualche piccolo fastidio lungo la via. Nessun errore e 43.49 sul cronometro. Subito dopo Whitaker è entrato il rampantissimo Martin Fuchs su Uzo van het Hobos Z, quasi a delineare un confronto istantaneo tra la vecchia guardia e la nuova generazione affamata di successo: zero, ma 45.50… niente da fare. Alla fine il giovane Fuchs si classificherà al 6° posto, quindi in quei due secondi di distacco si andranno a infilare ben quattro binomi! La seconda posizione l’ha conquistata l’ugualmente elvetico Paul Estermann (altro ‘vecchio’… lupo di mare) in sella a Eclipse con 43.91, poi al 3° posto il tedesco Marco Kutscher su Balance in 44.31, al 4° il figlio primogenito di John, Robert, su USA Today in 44.33, al 5° il tedesco David Will su Colorit in 44.79. John Whitaker è risultato imprendibile. Anzi, per la verità no! Perché l’unico concorrente che in seconda manche è riuscito a battere il tempo del grande John è stato il nostro Giampiero Garofalo che in sella a Caesario è partito per ultimo avendo stabilito il miglior risultato in assoluto della prima manche (eccellente prestazione la sua): il giovane cavaliere azzurro ha tentato la grande impresa rischiando il tutto per tutto e fermando il cronometro a 41.86 ma il rischio non ha pagato: 4 penalità e alla fine 11° posto. Tuttavia va sottolineato come Garofalo abbia condotto una gara davvero coraggiosa e spregiudicata, portando a termine una prestazione che l’ha messo in grande luce su un campo di partenti di altissimo livello. Il migliore piazzamento dei nostri l’ha colto invece Simone Coata, che in sella a Cannavaro ha portato a termine due percorsi netti classificandosi al 9° posto. In seconda manche è arrivato anche Emanuele Gaudiano su Caspar chiudendo con un errore al 14° posto. Infine Francesco Franco su Cassandra al 37° posto con 9 penalità in prima manche.
30 gennaio 2015