{{IMG_SX}}Torino, 18 maggio 2008  - La Fiorentina respira il profumo della Champions League. Dalla C2 alla massima competizione continentale nel giro di pochi anni, la squadra viola puo' tornare con la mente alla stagione 1998/99, all'ultima passerella in Champions.


E stavolta non c'e' Calciopoli a macchiare le vittorie e i risultati ottenuti sul campo. E come tutte le favole che si rispettino, anche nell'ultima giornata di campionato il brivido ha fatto da preludio alla gioia. All'Olimpico contro il Torino la Fiorentina ha tremato, si stava vedendo strappare i sogni dai gol del Milan. Poi la rovesciata di Osvaldo regola i granata ma piu' di tutto afferra l'obiettivo inseguito per tutta la stagione.

Per affrontare la gara da dentro o fuori, Prandelli aveva deciso per i viola la stessa formazione che aveva superato il Parma domenica scorsa, ma stavolta c'e' un fattore in piu' da battere: cinque sconfitte nelle ultime cinque trasferte per la Fiorentina, urge quindi invertire la tendenza in attesa di notizie confortanti da San Siro. La Fiorentina gioca con lucidita', calma, freddezza.
 

Per nulla intimoriti dal buon avvio del Torino, pericoloso con Diana gia' dopo pochi secondi, i viola seguono una logica ordinata, non affrettano le manovre ma imprimono velocita' negli ultimi 15 metri. La difesa granata cerca di controllare ma Sereni e' costretto a coprire lo specchio della porta insidiato da tutte le direzioni. Al 3' Santana si presenta solo davanti al portiere, all'11' l'ex biancoceleste riesce a deviare in angolo lo splendido colpo di testa sempre dell'attaccante viola, mentre al 15' e' Pazzini a provare la girata di destro.

Non c'e' fretta, non c'e' la ricerca del gol a tutti i costi: la Fiorentina puo' guardare la partita con distacco. Un distacco di due punti sul Milan che lascia un minimo margine di tranquillita'. Non c'e' fretta, e' vero, ma la squadra di Prandelli mette in fila occasioni su occasioni, sfruttando ogni zona del campo.

Sulla strada verso il gol, pero', c'e' un Sereni in una condizione che a definire ottima si rischia di fargli un torto. Il numero uno granata e' dappertutto: vola sulla traversa a negare un gol sicuro su punizione di Liverani e poi si tuffa sul primo palo per togliere con la punta delle dita il colpo di testa di Gamberini (26'). Dopo l'ennesimo intervento su Montolivo, tale da far invocare alla curva addirittura un suo futuro in Nazionale, finalmente tocca al Torino farsi vedere: al 36' Rosina chiama Di Michele ma l'ex rosanero viene fermato in evidente fuorigioco.
 

Con un muro cosi' davanti ai propri attaccanti, alla Fiorentina non sembra vera la notizia del vantaggio dell'Udinese sul Milan: puro ossigeno che rinfranca i giocatori viola. Dopo l'intervallo si torna in campo e viene subito comunicato il pareggio di Pato che a Milano rimette in corsa i rossoneri. E qui le gambe cominciano a tremare, si gioca sul filo. Che poi si tende sul baratro quando Inzaghi ribalta il risultato.

Non c'e' piu' un minuto da perdere, un'occasione da fallire: il pareggio non basta piu', bisogna solo vincere. Ma ora e' tutto piu' difficile perche' la Fiorentina accusa il colpo, perde la lucidita' di inizio gara e lascia spazio al Torino, che poi si vede annullare il gol di Diana per fuorigioco. Scorrono i minuti, passa la mezz'ora e l'incubo e' li', dietro le spalle. Ma davanti c'e' ancora il sogno, la felicita'. Ed e' li' che punta Osvaldo, quando decide di stoppare un pallone perfetto arrivato dalle retrovie. Poi tutto diventa magia. Lo sguardo che segue il pallone, la rovesciata spettacolare, il gol. E la Fiorentina ai preliminari di Champions League.
 

 

Il tabellino

 

 

Torino (4-3-2-1): Sereni 7,5, Dellafiore 5,5, Di Loreto 6,5, Lanna 6, Pisano 5,5, Diana 6, Corini 6, Grella 5,5 (37' st Recoba sv), Rosina 6,5, Di Michele 5,5 (37' st Bjelanovic sv), Stellone 6 (42' st Lazetic sv). (31 Fontana, 21 Franceschini, 24 Asamoah, 8 Barone). All.: De Biasi 6

 

Fiorentina (4-3-3): Frey 6,5, Jorgensen 6,5, Gamberini 6, Ujfalusi 6, Gobbi 6,5, Kuzmanovic 6 (10' st Semioli 6), Liverani 6,5 (23' st Pasqual 6), Montolivo 6,5, Santana 7, Pazzini 6,5, Osvaldo 7,5 (33' st Potenza). (25 Avramov, 2 Kroldrup, 3 Dainelli, 17 Papa Waigo). All.: Prandelli 6,5.


Arbitro:
Farina di Novi Ligure 6.
 

Reti: 31' st Osvaldo.
 

Recupero: 2' e 3'.
 

Angoli: 14 a 6 per la Fiorentina.
 

Ammoniti: Gobbi per gioco scorretto.
 

Spettatori: 24 mila circa.