{{IMG_SX}}Parma, 18 maggio 2008  - L'Inter è campione d'Italia per la sedicesima volta nella sua storia. Il club nerazzurro ha conquistato il suo terzo scudetto consecutivo vincendo oggi per 2-0 in casa del Parma nella 38.ma ed ultima giornata del campionato di Serie A. Ha deciso il match una doppietta di Zlatan Ibrahimovic, entrato al 51' e andato a segno al 62' ed al 79'.


L'Inter, che quest'anno festeggia il centenario della sua fondazione, fino ad oggi non aveva mai vinto tre scudetti consecutivi. Il Parma retrocede in Serie B con Empoli e Livorno.
 

 

INTER, FESTA SCUDETTO IN CAMPO CON I TIFOSI 

 

Al fischio finale di Parma-Inter 0-2, partita che ha deciso il sedicesimo scudetto dell'Inter, numerosi sostenitori della squadra milanese sono entrati in campo per festeggiare con i giocatori. Le autorità di pubblica sicurezza avevano vietato l'accesso allo stadio ai tifosi dell'Inter per motivi di ordine pubblico. I sostenitori dell'Inter - a centinaia - sono entrati in campo da un cancello aperto.
 

 

LO SCUDETTO FIRMATO IBRAHIMOVIC

 

 Lo scudetto di Ibra. Il mago che ha tirato fuori l'Inter dall'abisso della paura, che l'ha rimessa davanti alla Roma quando il 5 maggio stava per aggiornarsi al 18 maggio. Inter ancora campione d'Italia, per la sedicesima volta, la terza consecutiva. Era scritto evidentemente, ma c'e' voluta l'ultima mezzora dell'ultima puntata per capire che sarebbe davvero finita cosi'. Due a zero al Parma, doppietta di Ibra.

L'uomo in piu' dell'Inter nella prima parte della stagione, l'uomo in meno quando si e' dovuto arrendere al dolore al tendine rotuleo del ginocchio sinistro. Non giocava dal 29 marzo, non segnava su azione dal 20 gennaio. Ha riallacciato i fili spezzati nel giorno piu' importante. Il giorno della festa dell'Inter e della disperazione del Parma. Che scende per la prima volta in serie B, ci torna dopo 18 anni. Fine di un'era. Per l'Inter e' lo scudetto dei 100 anni. Lo scudetto della sofferenza dopo quello dei record. Sofferto fino alla fine. Parma crocevia di tutto.

Scudetto e salvezza sullo stesso campo. Campo pesante in tutti i sensi. Quando si parte, per la pioggia. Pesante nella testa dell'Inter, che prova a fare la partita ma senza la convinzione di chi deve vincere lo scudetto. Mancini se la gioca con Rivas in difesa e Cesar a centrocampo, in un 4-3-2-1 che diventa 4-5-1 in fase difensiva, quando proprio Cesar (a sinistra) e Balotelli (a destra) scalano sulla linea dei centrocampisti lasciando Cruz solo davanti. In panchina, come previsto, Ibrahimovic. Una sola vera punta anche per Manzo, che alla prima da allenatore in serie A lascia Lucarelli fuori e punta in attacco tutto su Budan, con Reginaldo e Gasbarroni sulle fasce. Insomma, l'idea e' piu' o meno la stessa ma nel Parma funziona meglio. Almeno all'inizio.

Forse anche perche' dopo 8 minuti la notizia del gol della Roma a Catania aggiunge ansia all'ansia interista e da' nuova speranza alle speranze parmensi. Fatto sta che il primo assalto e' gialloblu', al 13': angolo da sinistra, palla che arriva al vertice destro dell'area piccola a Morrone, controllo e tiro ma Julio Cesar chiude bene e respinge. Un minuto dopo Budan manca di qualche centimetro la deviazione di testa su un cross da sinistra di Gasbarroni che sfila poi non di molto oltre il secondo palo.

Mancini s'arrabbia, l'Inter si mette a giocare. E comincia un'altra partita, non dominata ma almeno tenuta in pugno. Al 22' cross di Cesar, Stankovic manca di un niente il colpo di testa da due metri. Al 30' cross di Stankovic, Cruz e Couto saltano e toccano insieme, palla che arriva a Cesar che di sinistro spara pero' alto. Il Parma e' costretto a starsene dietro, sebbene il pari non gli serva a niente. Non riesce nemmeno a partire in contropiede, schiacciato dietro dall'Inter.

Un'Inter a cui, pero', manca sempre quello che la butta dentro. Al 31' Maicon si mette in proprio, triangola con Vieira e va a ricevere il passaggio di ritorno in area, il suo destro al volo non trova pero' la porta. Al 40' angolo di Balotelli, Cruz stacca bene sul primo palo ma di testa mette a lato. L'argentino ci riprova di destro al 44', quando gira al volo una palla bassa di Balotelli trovando pero' stavolta Pavarini pronto nell'uscita bassa. Molta piu' Inter insomma, ma al riposo e' comunque 0-0.

E cosi' e' Roma campione.

Ripresa. Stesse squadre e Balotelli subito pericoloso: cross basso per Vieira in area, il francese colpisce male e Pavarini nemmeno si spaventa. Mancini si convince che serve un'altra punta e allora riecco Ibrahimovic. Che entra al 6', dopo un mese e mezzo di stop, e che un minuto dopo parte palla al piede dalla trequarti ma poi colpisce male di destro e manda un metro e mezzo a lato.

Il tempo di togliersi la ruggine dal piede, poi Ibra va a prendersi lo scudetto da solo. Lo fa al 17', quando riceve da Stankovic, approfitta dell'entrata a vuoto di Couto, avanza e da 18 metri trova l'angolino basso, dove Pavarini non ci arriva. Uno a zero, nel segno di Ibra. Moratti in tribuna non trattiene le lacrime. Il Parma sente la B aprirsi sotto i piedi.

Cerca a restare su con Castellini, ma il suo sinistro da fuori al 18' e' alto. Manzo mette dentro anche Lucarelli, ma e' ancora l'Inter a sfiorare il gol. Con Balotelli, che al 20' si gira in area e mira nello stesso angolino di Ibrahimovic, stavolta Pavarini riesce a metterci la punta delle dita. Al Parma resta solo la forza della disperazione, quella con cui prima Coly e poi Lucarelli vanno a cercarsi invano il rigore a ridosso della mezzora, poi solo la disperazione. Che diventa rassegnazione al 34', quando Ibra chiude la corsa scudetto e quella salvezza col sinistro al volo su cross di Maicon che scrive il 2-0. Fine di tutto. Non conta nemmeno il gol di Martinez a Catania, quello che inchioda la Roma sull'1-1. E' scudetto a prescindere. Sofferto e per questo probabilmente anche piu' bello. Lo scudetto dei 100 anni, sara' impossibile dimenticarlo.

 

Il tabellino

 

Parma (4-5-1): Pavarini 6; Coly 5,5, Paci 6, Fernando Couto 5,5, Castellini 6; Reginaldo 6 (32' st Antonelli sv), Morrone 6, Cigarini 5,5 (19' st Lucarelli 5,5), Parravicini 6 (43' st Moretti sv), Gasbarroni 6; Budan 5,5. A disp. Bucci, D. Zenoni, Martinez, Corradi. All. Manzo 5,5

 

Inter (4-3-2-1): Julio Cesar 6,5; Maicon 7, Rivas 6,5, Materazzi 6, Maxwell 6; Vieira 6,5, J.Zanetti 7, Stankovic 6,5; Balotelli 7 (32' st Pele' sv), Cesar 6 (6' st Ibrahimovic 8,5); Cruz 6,5. A disp. Toldo, Burdisso, Jimenez, Crespo, Suazo. All. Mancini 6,5

 

Arbitro: Rocchi di Firenze 6,5

Marcatori: 17' st e 34' st Ibrahimovic

Note: ammoniti Parravicini, Cesar, Vieira, Cigarini, Castellini, Lucarelli. Recupero 2' pt, 4' st. Spettatori 28.000 circa.