{{IMG_SX}}Genova, 4 maggio - Il campionato si e' riaperto. La sentenza arrivata sull'asse Milano-Genova. A San Siro l'Inter perde il derby, a Marassi una Roma inguardabile per oltre un'ora e poi insolitamente cinica ne fa tre alla Samp e si porta a tre punti dalla capolista a due giornate dalla fine. Un successo pesante perche' consente alla squadra di Spalletti di assicurarsi il traguardo minimo, ovvero il secondo posto buono per la Champions sicura, grazie anche alla sconfitta della Juventus a Siena.

 

L'Europa che conta si allontana invece dalla Sampdoria, che non ha saputo approfittare del ko della Fiorentina a Cagliari e adesso vede il quarto posto (occupato dal Milan) a cinque punti. Roba da mangiarsi le mani, perche' Cassano and company ne hanno avute di occasioni per stendere la Roma gia' nel primo tempo e continuare a sognare ma hanno sprecato troppo. Una traversa, un palo e poi tanti miracoli di Doni (almeno sei) hanno tenuto in piedi i giallorossi che poi, alla mezzora della ripresa, hanno assestato il colpo vincente.

 

Una capocciata di Panucci, ormai abituato a segnare in questo modo a Marassi (aveva gia' castigato il Genoa a novembre), ha piegato la Samp alla mezzora della ripresa e quattro minuti dopo e' arrivato il colpo di grazia di Pizarro. La Samp e' finita' li', insieme alla partita di Cassano, polemico verso Mazzarri nel lasciare il campo per fare spazio a Bonazzoli. L'ex piu' atteso della partita ci teneva a giocarsela fino in fondo e ha pure rischiato in almeno tre circostanze di dare un dispiacere al suo amico Amantino Mancini, con il quale era entrato in campo mano nella mano. Che la Roma appartenga ancora alla sfera dei sentimenti di Cassano si vede anche nel modo con cui abbraccia i suoi ex compagni al momento del saluto iniziale.

 

Ma al fischio di Saccani il barese mette da parte le questioni di cuore e inizia il suo show. Gia' dopo 10'' libera Pieri al cross con un colpo di tacco che passa tra le gambe di Cassetti. Proprio per limitare l'ex giallorosso, Spalletti piazza Cassetti terzino destro e Cicinho piu' avanti. I due pero' sono troppo attaccati fra loro, favorendo le avanzate blucerchiate su quella fascia. Inoltre Vucinic cerca troppo la profondita', Perrotta non ha gli spazi per inserirsi, Mancini dopo la doppietta al Torino e' tornato il fantasma degli ultimi tempi, cosi' la fase offensiva della Roma e' prossoche' nulla, mentre la Sampdoria prende d'assedio la meta' campo avversaria. Cassano va al tiro tre volte e si mangia due gol davanti a Doni (28' e 38'), che salva anche su un colpo di tacco di Bellucci (40') e poi viene salvato dai legni in occasione di un tiro di Sammarco deviato da De Rossi (traversa) e di un colpo di testa di Bellucci (incrocio dei pali) in chiusura di tempo.

 

Il copione non cambia nemmeno nella ripresa, che inizia con una capocciata di Palombo e una girata di Sammarco, entrambe neutralizzate da Doni. Il portiere brasiliano si ripete al 9' prima su Cassano e poi su Bellucci, che ferma anche al 23'. I regali cominciano ad essere troppi e la punizione arriva puntuale alla mezzora con l'incornata di Panucci, in anticipo sul neo entrato Delvecchio. Pizarro, al 34', dal limite infila il 2-0 nell'angolino, quindi Cicinho completa l'opera in contropiede mettendo il sigillo sul 3-0. Che significa scudetto ancora possibile e record di punti per la Roma, settantotto in campionato non li aveva mai fatti.

 

Sampdoria (3-5-2): Mirante 5,5; Gastaldello 5,5, Sala 5,5, Accardi 5,5; C. Zenoni 6,5 (29' st Delvecchio 5), Sammarco 6,5 (40' st Montella sv), Palombo 6, Franceschini 6, Pieri 5,5; Cassano 6,5 (35' st Bonazzoli sv), Bellucci 6,5. A disp. Fiorillo, Miglionico, Ziegler, Volpi. All. Mazzarri 6,5

 

Roma (4-2-3-1): Doni 7; Cassetti 6 (23' st Brighi sv), Mexes 6, Panucci 7, Tonetto 6; De Rossi 6,5, Pizarro 7 (39' st Aquilani sv); Cicinho 6,5, Perrotta 6, Mancini 5 (9' st Giuly 6,5); Vucinic 6. A disp. Curci, Antunes, Unal, Esposito. All. Spalletti 7

 

Arbitro: Saccani di Mantova 6

 

Marcatori: 30' st Panucci, 34' st Pizarro, 40' st Cicinho

 

Note: recupero 0' pt, 0' st. Spettatori 24.312