{{IMG_SX}}Roma, 24 febbraio 2008 - Dopo tanta attesa, ecco Cicinho. L'acquisto piu' costoso dell'ultimo mercato della Roma (9 milioni piu' due in caso di qualificazione alle prossime due edizioni della Champions) comincia a ripagare il grande investimento. Il gol alla Fiorentina e' di quelli pesanti: tre punti che ribadiscono lo strapotere casalingo della Roma e soprattutto tengono la Juve piu' lontana, quattro lunghezze piu' giu'. Per un po', fino a quando Crespo non ha pareggiato il gol di Cassano, anche l'Inter e' sembrata piu' vicina rispetto ai nove punti di svantaggio finali.

 

Un dispiacere piccolo al confronto della reazione dei giallorossi che, dopo la vittoria sul Real Madrid, hanno rialzato la testa anche in campionato segnalandosi in crescita con diversi suoi interpreti. A cominciare da Totti, nel giorno del suo record di presenze in A con la maglia giallorossa, continuando con Aquilani, passando per Cicinho e Vucinic. In particolare gli ultimi due hanno segnato il corso della partita. Il montenegrino con una serie di strappi decisivi, che gli hanno consentito di cancellare un brutto primo tempo, il brasiliano col gol partita (il primo con la Roma) e una piu' che buona prestazione anche in fase difensiva (suo tallone d'Achille).

 

Peccato pero' per la stupida espulsione rimediata nel recupero quando, gia' ammonito, a gioco fermo e' andato a scaraventare un pallone nella porta di Frey facendo scattare l'inevitabile secondo giallo. Un Cicinho cosi' avrebbe fatto molto comodo a Spalletti mercoledi' sera per cercare di riaprire il campionato in casa dell'Inter. La Fiorentina, invece, se la vedra' con il Livorno che molto probabilmente dovra' affrontare senza Mutu. Il romeno e' stato costretto ad uscire poco prima della fine del primo tempo per un infortunio al ginocchio sinistro: distorsione con interessamento del legamento collaterale mediale.

 

L'attacco viola, ultimamente, e' un tormento soprattutto per Prandelli, che nella prossima gara dovra' rinunciare anche a Vieri (squalifica in arrivo) e Pazzini (se non recuperera' dall'infortunio alla caviglia sinistra). L'Olimpico si conferma ancora' tabu' per questa Fiorentina (ultima vittoria nel 1992) rivista e corretta dopo il successo di giovedi' sul Rosenborg. Ben cinque cambi, la Roma addirittura ne fa sei, meta' dei quali in difesa.
Che nel primo quarto d'ora soffre sul suo lato sinistro la vivacita' di Semioli. Proprio l'esterno inseguito in estate dai giallorossi disegna al 3' e al 12' due parabole velenose: sulla prima Doni e' super nell'opporsi a Gamberini, sulla seconda invece Mutu cicca incredibilmente da due passi.

 

Dopo il primo quarto d'ora di assestamente la Roma conquista progressivamente porzioni di campo fino a chiudere la Fiorentina nella propria trequarti. Di tiri in porta, pero', nemmeno l'ombra. Al 15' Vucinic spara alto da buona posizione nell'unica occasione avuta. Per il resto si vede poco, soprattutto in fase difensiva. Tonetto non ha protezione di fronte alla avanzate di Semioli e Kuzmanovic, Ferrari sbaglia l'intervento su Vieri al 36' e solo grazie a una grande parata di Doni a Roma non subisce per l'undicesima volta un gol da Bobo.

 

Cicinho risponde con un destro alzato in angolo da Frey, tre minuti prima che finisca la partita di Mutu: Doni gli toglie il pallone dai piedi ma sotto il suo corpo resta il ginocchio sinistro del romeno. Che abbandona la scena, mentre Vucinic la ruba nella ripresa. Il montenegrino sembra trasformato, incontenibile. Al 2' lascia sul posto Ujfalusi e scarica su Frey e al 9' da una sua conclusione poi sporcata dalla difesa viola nasce il vantaggio di Cicinho. La Fiorentina e' viva, lo dimostrano la traversa presa da Kuzmanovic (11') e un tentativo di recupero di Aquilani (14') che per poco non fa autogol. In mezzo Frey impedisce a Totti di festeggiare a dovere l'ennesimo record in giallorosso, quindi, in pieno recupero, ci pensa la mira sbagliata di Gamberini, a non rovinare il pomeriggio al capitano. Contro l'Inter diventera' il giallorosso con piu' presenze in A di sempre e sicuramente vorra' regalarsi una gioia speciale a San Siro, che spesso gli ha riservato belle sorprese.

 

Roma (4-2-3-1): Doni 7; Cicinho 7, Mexes 6,5, Ferrari 5,5, Tonetto 6; De Rossi 6,5, Aquilani 6,5; Taddei 5,5 (17' st Perrotta sv), Giuly 6,5 (35' st Pizarro sv), Vucinic 7 (23' st Cassetti sv); Totti 6,5. A disp. Julio Sergio, Antunes, Brighi, Esposito. All. Spalletti 6,5

 

Fiorentina (4-3-3): Frey 6,5; Ujfalusi 6, Gamberini 6, Kroldrup 5,5, Gobbi 5; Kuzmanovic 6, Jorgensen 5,5 (32' st Liverani sv), Montolivo 5 (23' st Cacia sv); Semioli 6, Vieri 5,5, Mutu 5 (43' pt Papa Waigo 5,5). A disp. Avramov, Dainelli, Da Costa, Donadel. All. Prandelli 5,5

 

Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno 6

 

Marcatori: 9' Cicinho

 

Note: espulso al 47' st Cicinho (R) per doppia ammonizione. Ammoniti Vieri, De Rossi, Perrotta. Recupero 2' pt, 4' st. Spettatori 35 mila circa.