{{IMG_SX}}Milano, 23 aprile 2008 - In tasca un nuovo contratto da quasi 12 milioni di euro netti a stagione, in bocca parole non proprio carine nei confronti della società che gli offre questo ricco stipendio. Ma Zlatan Ibrahimovic è fatto così, prendere o lasciare. Non possono dunque stupire le ultime esternazioni dell’attaccante che, durante la sua lunga vacanza in patria concessagli da Moratti, ha confidato alla televisione svedese di trovarsi bene in Italia ma che nel futuro si vedrebbe "bene in Spagna o Inghilterra, un campionato adatto a certe caratteristiche".

 

Più esplicitamente, Real Madrid e Chelsea sono destinazioni assai gradite dal totem nerazzurro, fra le pochissime società in grado di poterlo accontentare dal punto di vista economico. Resta da capire (e da spiegare) queste dichiarazioni, e solo il diretto interessato potrà farlo. Solo provocazioni? Oppure alle porte c’è un braccio di ferro (non sarebbe il primo) fra l’irrequieto Zlatan e il club di via Durini?


Chi invece non sembra avere dubbi sul proprio futuro e sulla fedeltà alla maglia è Robert Acquafresca. Il centravanti del Cagliari, corteggiatissimo da Atalanta, Genoa e Siena nega qualsiasi trattativa con il Milan: "Il mio futuro? Per adesso penso solo al presente ed a centrare la salvezza - ha dichiarato ieri ai microfoni di Sky -. Vorrei essere lasciato in pace. Le voci sull'interesse di altre squadre fanno piacere, ma non so niente del Milan. Io sono tifoso dell'Inter, che tra l'altro detiene la metà del mio cartellino. Se i nerazzurri dovessero chiamarmi sarei onorato, anche se in una grande squadra c'è tanta concorrenza e per un giovane come me sarebbe meglio giocare con continuità».

 
Ieri doppio allenamento al centro sportivo 'Angelo Moratti'. La seduta mattutina è iniziata con il consueto riscaldamento per poi proseguire con un lavoro a più gruppi; Mancini ha fatto svolgere ai suoi giocatori le esercitazioni sul possesso palla, il torello e le corse in salita, per poi trasferirsi in palestra per gli esercizi muscolari. Allenamento individuale per Luis Figo, che va lentamente recuperando dopo lo stiramento al polpaccio sinistro che lo ha bloccato contro la Fiorentina.

 

Solito lavoro di recupero per i lungodegenti Cordoba, Dacourt e Samuel. La squadra, con cui è stato aggregato il 'Primavera' Bolzoni, è tornata in campo nel pomeriggio. Per il gruppo, dopo il riscaldamento, torello e partitella finale. Alla seduta non hanno partecipato Burdisso, Cesar e Maniche; per loro cyclette e piscina. Ma nell'Inter che domenica affronterà il Cagliari il problema, in vista del derby del 4 maggio, arriva dai diffidati: infatti sono ben nove, tra cui Maicon, Stankovic, Balotelli, Burdisso e Julio Cesar, i giocatori che rischiano di dover saltare per squalifica la stracittadina della settimana prossima, ma non sembra che Mancini sia intenzionato a fare troppo turnover.